Vitali è tornato in libertà, in attesa del ricorso

Buone notizie per l’obiettore di coscienza bielorusso rinchiuso nel campo profughi lituano e a rischio estradizione

Dvarashyn Vitali è stato liberato con un provvedimento del magistrato, in attesa del pronunciamento del Tribunale sul suo ricorso, che sarà emesso il prossimo 28 giugno.
Oggi è un giorno di gioia per la riconquistata libertà, ma le prossime scadenze sono delicate e difficili. Ci sarà il pronunciamento del Tribunale sul permesso di soggiorno, e poi il rischio di espulsione.

La nostra richiesta politica è rivolta all’Unione Europea, che deve rispettare il proprio ordinamento sul diritto umano all’obiezione di coscienza, e quindi – noi riteniamo – concedere lo status di rifugiati politici a tutti quei giovani russi, bielorussi e ucraini che non vogliono partecipare al più grande crimine contro l’umanità che è la guerra.

Vitali ha potuto essere assistito da un legale di fiducia, Rytis Satkauskas avvocato lituano dello Studio ReLex, grazie alla Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento che copre le spese legali, e offre un supporto di consulenza con l’avvocato Nicola Canestrini.