Dopo l’Ucraina e la Russia, anche in Bielorussia

Dvarashyn Vitali è un obiettore, sostenuto dai movimenti nonviolenti che rischia di scontare una lunga pena detentiva in Bielorussia.

Dvarashyn Vitali nel 1990 era entrato nell’esercito lasciandolo nel 1998, dopo aver maturato una coscienza antimilitarista.
Da allora, ha condotto una vita pacifica evitando qualsiasi coinvolgimento con il mondo militare. Nel 2020 Vitali ha anche partecipato alle proteste bielorusse contro le elezioni falsificate dal regime di Lukashenko. Vitali, insieme ad altri del movimento democratico, ha bloccato le strade di Vitebsk per impedire il passaggio dei furgoni della polizia che arrestavano manifestanti detenuti disarmati.

Fuga per la libertà
L’8 marzo 2022 si è rifugiato in Lituania per paura di essere arruolato con la forza in quanto ex militare. Infatti, pochi giorni dopo, gli agenti di polizia sono arrivati al suo indirizzo nella città di Vitebsk con un mandato di perquisizione e arresto per un procedimento penale per aver definito le forze dell’ordine bielorusse “assassini e carnefici” su Facebook.

Rinchiuso
Il 15 giugno 2023, l’associazione pacifista bielorussa Our House ha preparato e presentato tutti i documenti necessari affinché Vitali possa richiedere lo status di rifugiato politico in Lituania. Il 19 giugno 2023, però, l’Ufficio migrazione lituano ha rinchiuso Vitali in un campo profughi e permane il rischio della sua espulsione per la sua partecipazione ad azioni a sostegno degli obiettori di coscienza.
Our House chiede un supporto a tutti, cosa che il Movimento Nonviolento sta già facendo con la Campagna di Obiezione alla guerra

Come fare
Vi invitiamo a inviare una lettera di sostegno al Dipartimento della migrazione lituano all’indirizzo info@migracija.gov.lt con CC al Centro internazionale per le iniziative civili “Our House” all’indirizzo info@nash-dom.info