Un bagaglio di competenze personali ed emotive

Per arrivare a questo risultato è stato necessario creare un gruppo di emersori e stilare un referenziale con l’aiuto di un comitato scientifico

Spesso si trascura il ricco lascito del servizio civile, che va ben oltre l’esperienza gratificante. I volontari, al termine dei 12 mesi di servizio, sviluppano capacità come il problem solving, il pensiero critico, accrescono la creatività e la capacità di gestire le persone e quella di lavorare in team.

Un bagaglio di competenze personali ed emotive, spesso ignorate dagli stessi giovani protagonisti.
Da questa riflessione, e dalla voglia di far emergere queste capacità presenti ma nascoste, è nato il progetto nazionale “I giovani, il Terzo Settore: le competenze civiche e trasversali per un futuro più coeso”, al quale ha partecipato un gruppo di circa 20 giovani operatori volontari della Toscana tra i 200 partecipanti a livello nazionale.

Oggi se ne è parlato a Firenze, perché per arrivare a questo risultato è stato necessario avere un gruppo di emersori e stilare un referenziale realizzato con l’aiuto di un comitato scientifico.
Emersori, ossia degli adulti formati appositamente, che hanno accompagnato gli operatori volontari nel far emergere le competenze di ognuno e nella raccolta delle evidenze (le prove) necessarie a motivare la domanda di validazione.

Sostenuti da INAPP abbiamo importato in questo progetto sperimentale, gli elementi formali comunemente adottati nella certificazione delle competenze

Licio Palazzini, presidente ASC nazionale aps

L’appuntamento fiorentino, che segue quelli di Milano e di Roma, è stato così un momento di riflessione attorno allo stesso tavolo tra organizzazioni di Terzo Settore e istituzioni per riflettere, a partire dai risultati ottenuti dal progetto IGTS, come aiutare i giovani a far valere le capacità che hanno acquisito durante l’esperienza di servizio civile.

Prossimo appuntamento a Caserta