Inclusività nello sport

La formazione generale diventa confronto per i ragazzi del servizio civile ambientale e digitale.

Questa settimana si è svolta la formazione generale per i ragazzi del servizio civile ambientale e per quello digitale. Oramai è passato circa un mese dall’avvio dei progetti, con gli operatori volontari che cominciano a prendere confidenza con l’ambiente, con le diverse organizzazioni in cui sono inseriti (il progetto è unico e nazionale, realizzato da ASC, ma le sedi di attuazione sono diverse).

La formazione generale, in questa fase, assume un diversi obiettivi.
Innanzitutto, consente loro di capire meglio cos’è il servizio civile e perché è così importante per la costruzione delle nuove generazioni.
In secondo luogo diventa lo spazio per comparare le diverse modalità d’azione realizzate nelle varie sedi, suggerire best practice e strategie efficaci per soddisfare i bisogni e per creare un gruppo coeso e collaborativo.
Infine, ed è sempre la parte più stimolante, diventa l’occasione di confronto con se stessi e con altri giovani provenienti da tutt’Italia, di diversa estrazione, cultura, esperienza ed età sui grandi temi dell’attualità.

Eccoci, quindi, giunti alle attività di questi giorni, in cui i ragazzi hanno affrontato il tema dell’inclusività spaziando dalla scuola allo sport passando per il web.
Non un semplice dibattito, ma una vera e propria simulazione: per rendere più reale (e complessa) la riflessione, i giovani hanno ideato dei progetti di volontariato relativi ai temi dell’educazione tramite rappresentazioni teatrali.
Un momento che ha richiesto un coinvolgimento in prima persona, ottenuto impersonificando le parti di un conflitto dividendosi il ruolo di oppressore ed oppresso.

In questi momenti c’è la massima soddisfazione per un formatore. I ragazzi, posti davanti a alle criticità della società cominciano a confrontarsi coi problemi e sentirsi parte della soluzione. È lampante, in queste occasioni, il potere e la capacità del servizio civile di formare le nuove generazioni di cittadini consapevoli. ”

Paola Santoro, coordinatrice della formazione per ASC e presente in aula