Servizio civile per la transizione ecologica

Sui temi ambientali abbiamo visto le piazze riempirsi di giovani. Questa sperimentazione offre a loro la possibilità di essere in prima linea per cambiare la società

Da Roma all’Umbria, dalla Campania alla Sicilia, dalla Liguria alle Marche, iniziano oggi i 12 mesi di servizio civile per i giovani impegnati ad accompagnare l’Italia nel difficile cammino della transizione ambientale.
Due progetti complessi, quelli messi in atto da ASC Aps e Legambiente, su cui sono riposte molte aspettative in questa sperimentazione del servizio civile ambientale.

Il PNRR ha posto al centro delle politiche la transizione ambientale. Con i giovani operatori volontari di servizio civile ci mettiamo al servizio del Paese. Il servizio civile è lo strumento ideale per rendere i giovani parte attiva del cambiamento. Sui temi ambientali abbiamo visto le piazze riempirsi di giovani, i più sensibili e attenti alle fragilità che può comportare l’ignorare il cambiamento climatico. Questa sperimentazione offre a loro la possibilità di essere in prima linea per contribuire a cambiare la società.

Licio Palazzini, presidente di ASC nazionale Aps

Un obiettivo, due strade
Due progetti in cui i ragazzi e le ragazze faranno educazione ambientale nelle scuole, coinvolgeranno i visitatori di aree protette, come pure i cittadini su questioni quali inquinamento e qualità delle acque, sulla corretta gestione dei rifiuti, sulla salvaguardia delle spiagge.
Un’azione che, durante i 12 mesi del servizio civile, vedrà le giovani energie rivolte anche a realizzazione di indagini e ricerche sulla qualità degli ecosistemi naturali, sulle condizioni delle specie animali e vegetali, sugli effetti dei mutamenti climatici, nella promozione dei Parchi e delle Aree naturali protette.