Anche ASC contribuisce a Sbilanciamoci

La Gazzetta (non) Ufficiale offre una visione alternativa per le spese che dovrebbe fare l’Italia.

Con l’approssimarsi della presentazione e discussione della legge di stabilità 2023 si è avviata la campagna di Sbilanciamoci, della quale ASC Aps è socia.
Il primo prodotto è la Gazzetta (non) Ufficiale che, seppure identica nelle forme, offre una visione alternativa per le spese che dovrebbe fare un Paese come l’Italia.

All’interno della mappa ragionata delle proposte, comprese di motivazione e risorse previste, come ASC Aps abbiamo concorso a definire il paragrafo dedicato al Servizio Civile Universale chiedendo 500 milioni per il 2023.

Vanno rafforzati gli investimenti e gli stanziamenti per il servizio civile e i corpi civili di pace ed è necessaria l’approvazione, con adeguati finanziamenti, della legge per la difesa civile e nonviolenta, tutti strumenti volti a dare sostanza all’idea dell’adempimento degli articoli 52 e 11 della Costituzione nella direzione del rifiuto della guerra e dell’adempimento del dovere di difesa della patria attraverso metodi nonviolenti.

Con mezzo miliardo di euro sarebbe possibile
• avviare al servizio tutti i/le giovani che lo richiedono.
• coprire le spese per la misura aggiuntiva tutoraggio/certificazione delle competenze, nelle modalità decise dal Dipartimento (seppure da noi criticate).

Art. 13 – (Pace, disarmo, servizio civile, cooperazione allo sviluppo)

  1. Al fine di garantire una riduzione delle spese per armamenti, nel quadro della funzionalità e operatività delle Forze Armate per iniziative di pace e di prevenzione dei conflitti, si riducono di 3 miliardi di euro i relativi capitoli di spesa presso il Bilancio della Difesa e dello Sviluppo Economico dedicati agli investimenti e la produzione di sistemi d’arma. Si stabilisce altresì, con la presente legge, una moratoria di due anni sull’avvio della produzione di nuovi sistemi d’arma. Si prevede inoltre che le somme così risparmiate vadano reinvestite in interventi di natura ambientale, economica e sociale
  2. Con l’obiettivo di promuovere modalità diverse e alternative nell’attuazione dei compiti costituzionali relativi alla difesa del paese, si destinano 10 milioni di euro alla stabilizzazione dei corpi civili di pace, così come introdotti dalla legge di stabilità 143 del 2014. Si prevede altresì di destinare 5 milioni di euro all’introduzione di un sistema nazionale di difesa civile e nonviolenta volta a diffondere metodologie e iniziative non armate in attuazione dell’articolo 52 della Costituzione.
  3. Per la necessità di avviare un processo di riconversione dell’industria militare, si stanzia in un fondo “Convert” di 200 milioni di euro presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) da destinare a piani triennali di riconversione dalle industrie militari a produzioni civili destinati ad imprese completamente private o a partecipazione pubblica, che assumano l’impegno in questo periodo di garantire i livelli occupazionali pregressi e di condividere i progetti di riconversione con le organizzazioni sindacali e gli enti locali. Si stabilisce a questo proposito presso il MISE un Tavolo nazionale di concertazione e programmazione delle iniziative, composto da: ministeri competenti, organizzazioni di categoria imprenditoriali del settore, organizzazioni sindacali, regioni ed enti locali, organizzazioni per la pace e il disarmo più rappresentative.
  4. Al fine di dare attuazione al servizio civile universale – per quanto previsto dalla legge delega 106/2016 e dal relativo decreto attuativo sul servizio civile – e di garantire a tutti i giovani che ne fanno richiesta questa opportunità, si stabilisce nel periodo 2023-2025, uno stanziamento di 500 milioni di euro per ciascun anno di riferimento.
  5. Con l’obiettivo di rispettare l’impegno assunto nelle sedi internazionali di destinare almeno lo 0,7% del PIL a politiche e interventi in materia di sviluppo la seguente legge destina 1 miliardo per le politiche di cooperazione allo sviluppo, per interventi e iniziative umanitarie, di lotta alla povertà, di lotta ai cambiamenti internazionali in ambito globale, di lotta alle diseguaglianze, più in generale di promozione della realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.