Per un Servizio Civile davvero Universale

È in corso a Roma, presso lo Spazio Rossellini, il 17esimo Congresso nazionale di ASC aps, con i delegati che partecipano da remoto.

Alcuni punti dalla relazione del presidente uscente Licio Palazzini, la cui lettura in versione integrale si può rivedere in rete.

ASC aps è uno dei principali enti di servizio civile e con orgoglio esprime la natura di Associazione di Promozione Sociale e di Rete Associativa Nazionale.
Il titolo del nostro Congresso “Per un Servizio Civile davvero Universale” vuole significare che alcuni passi innovativi rispetto al precedente Servizio Civile Nazionale sono stati fatti, primo fra tutti la circolare del 4 Aprile 2020 che ha dato una forte accelerazione a tutto il percorso.
Ma non possiamo ancora qualificarlo Universale, ovvero condiviso realmente fra istituzioni, organizzazioni e cittadini, accessibile a tutti i giovani, inclusivo di ogni profilo giovanile e che dia un effettivo contributo alla ripresa sociale, economica, culturale, ambientale del Paese.

Al nostro Paese serve un Servizio Civile davvero Universale: perché è una risorsa concreta, in larga parte già esistente; perché il SCU è arrivato all’esplosione della pandemia già attrezzato sul piano degli obiettivi e degli strumenti normativi; perché può diventare un generatore e produttore di civismo, di volontà e capacità di mettere in pratica quei valori fondativi della Repubblica che sono l’altra finalità della riforma del 2016.

Su questo noi lanciamo una sfida al Governo e al Parlamento. Quella di un contingente di 100.000 giovani in SCU a partire dal prossimo anno.
Uno studio di APS asc pubblicato qualche giorno fa dimostra – già con gli enti accreditati nel 2020 – la sostenibilità di un contingente annuo di 80.000 posizioni. Adesso gli enti sono diventati 429. Ieri sono stati depositati programmi per 80.000 posizioni. Un contingente di 100.000 posizioni nel 2022 non è fuori dalla portata.
Mettere a disposizione, ogni anno, un nucleo di almeno 100.000 persone sotto i 28 anni che, attraverso la realizzazione di attività concrete, diffonde nel nostro Paese la capacità di affrontare i conflitti in modo civile, senza armi, nelle mani e nella testa, e che realizza i valori della nostra Costituzione. Accompagnate da almeno 50.000 adulti impegnati per gli stessi fini e che trasmettono ai giovani i loro saperi professionali e pratici. In cinque anni diventerebbe un magnete che influisce sul mainstream dei comportamenti collettivi.
Per questa prospettiva, servono i soldi, come le scelte e le coerenze. Noi siamo pronti

Il Congresso prosegue con le tavole rotondeIl contributo del SCU alla generazione di competenze civiche e trasversali fra gli operatori volontari e gli adulti che li accompagnano” e “25 Aprile 1945, 27 Gennaio 1945, 15 Dicembre 1972. Le risorse della Memoria per il futuro del Paese” e domani con il dibattito “Cosa ci lascia il 2020 e cosa ci aspetta” e con il rinnovo organi dirigen