Servizio Civile ed epidemia COVID-19

Nonostante le ripercussioni, lo svolgimento dei progetti di servizio civile è la norma, anche come segno concreto di contributo alla vita della comunità e alla sua coesione

L’evoluzione della emergenza sanitaria ha ripercussioni anche sullo svolgimento del Servizio Civile Universale.
Ripercussioni sulle attività verso i cittadini, sull’impiego degli operatori volontari, sulla realizzazione delle attività formative, sia di formazione generale che specifica.

Innanzitutto, va sottolineato che lo svolgimento dei progetti è la norma, anche come segno concreto di contributo alla vita della comunità e alla sua coesione. Da qui, l’invito a proporre agli operatori volontari, in alternativa ai giorni di permesso straordinario, di impegnarsi in attività utili alla collettività, pur non previste dal testo del progetto.
Le condizioni indicate dal Dipartimento per la sospensione dei progetti sono riportate esplicitamente, sia nelle causali che nelle procedure per attivarle. In base a queste condizioni, si definisce lo stato di servizio degli operatori volontari.

In secondo luogo, questa situazione avrà ripercussioni sullo svolgimento delle attività formative, qualora comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Qualora non fosse possibile il ricorso a formazione a distanza, a cominciare dai Moduli della FAD, si rende necessaria la sospensione sul territorio nazionale fino al 3 aprile 2020 delle attività formative.