#VocidiAsc La storia di Simone

Quando la scorsa estate ho preso la decisione di cominciare il Servizio Civile (in maniera un po’ istintiva, come per tutte le decisioni davvero importanti della mia vita), studiavo a Torino già da diversi anni, ma per diversi motivi, inclusa anche una piccola pandemia globale, avevo avuto difficoltà ad integrarmi in questa nuova stupenda ed enigmatica città. Inoltre, ero anche in procinto di cominciare la scrittura della tesi di laurea magistrale, il che avrebbe significato confrontarmi con il mondo post-laurea, con tutte le sue incertezze e le sue speranze, spesso disilluse. Grazie al Servizio Civile, quindi, speravo di trovare un canale per riuscire a conoscere meglio la città, le persone che la vivono e la animano ogni giorno, e soprattutto me stesso, per capire verso quale direzione puntare la prua della nave. 

Oggi, a oltre metà del percorso, posso senza dubbio dire che tutte le mie aspettative sono state ampiamente raggiunte e superate. Tramite il mio servizio presso Altera APS sono entrato in contatto con una rete di persone e di organizzazioni che mi tengono impegnato ogni giorno, mi fanno conoscere angoli nuovi di questa città per me ancora troppo misteriosa, e ho cominciato a capire davvero quali opportunità esistono per cominciare a ritagliarmi la mia indipendenza (anche economica) e il mio piccolo angolo di mondo. Adesso ho diverse strade aperte davanti a me: il lavoro nel Terzo Settore, i concorsi pubblici, continuare a studiare, lavorare in azienda… Le possibilità sono davvero tante e oggi ho molta meno paura riguardo al mio futuro rispetto a un anno fa. Ciò non vuol dire che non ci siano state difficoltà, ovviamente, prima tra tutte la necessità di conciliare l’impegno del Servizio Civile con la scrittura della tesi (e annesso tirocinio in azienda) e con un Master che pure ho seguito in parallelo. 

Lungo tutto il percorso, però, ho avuto la fortuna di incontrare persone che, pur avendomi conosciuto da pochissimo tempo, hanno subito creduto in me, mi hanno supportato e mi hanno garantito la necessaria flessibilità in termini di orario e di carico di lavoro per poter gestire tutto questo in maniera tale da valorizzare al massimo le esigenze sia mie sia della mia sede ospitante. Per me, però, la dimostrazione più bella di quanto sia stato davvero trasformativo questo percorso è stata la mia festa di laurea, che fino a pochi mesi prima stavo pensando addirittura di non organizzare perché non avevo nessuno da invitare. E invece quella festa c’è stata, ed è stata piena di risate, pizza (da buon napoletano!) e allegria. Ed è stato il regalo più bello che il Servizio Civile potesse farmi. 

Ad maiora! 

Simone