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Un’esperienza che non mi sarei aspettata

Un’esperienza che non mi sarei aspettata

Caro diario… No scusate, ricominciamo!

Ciao, io sono Elisa e sono una volontaria civile. Mi aveste chiesto un anno fa cosa volesse dire tutto ciò, vi avrei risposto alzando le spalle e con uno sguardo perso nel vuoto. Oggi, dopo 9 mesi, 4 giornate di formazione generale (di cui solo una in presenza e con lo stratosferico buffet, ma di questo ne parleremo poi) posso dire di sapere cos’è un volontario civile, cosa fa, ma soprattutto qual è la sua importanza all’interno della nostra società e quali battaglie per i nostri diritti sono state combattute negli anni. Detto questo, non sarò io a svelarvelo. Per scoprirlo? Beh avete due modi: cercare informazioni su internet (basta “googlare” ‹‹nascita del servizio civile››) o aspettare la prima giornata di formazione con Chiara (e ripeto visto il super buffet, io ve lo consiglio).

Provo a fare quella seria, anche se di solito mi viene male. Ho iniziato questa avventura a gennaio 2020. Per me non è stato un salto nel vuoto, in quanto conoscevo già la sede in cui sarei andata ad operare ed era un luogo in cui mi ero già trovata bene. Il progetto da me scelto avrebbe dovuto vergere sull’area comunicativa e social, tutto ciò è stato poi accantonato e messo da parte a causa dell’emergenza mondiale sanitaria. Niente panico, e allacciate le cinture. Dopo un periodo di stop (a causa del lockdown) abbiamo ricominciato (e ho iniziato a parlare al plurale perché nella mia sede eravamo, o meglio siamo, in due) il nostro lavoro facendo di necessità virtù. Quindi abbiamo messo a disposizione del nostro ente e della nostra Olp (per scoprire cosa voglia dire aspettate il buffet) le nostre competenze, la nostra disponibilità e il nostro tempo. In questo modo siamo diventate quasi indispensabili, o meglio persone su cui fare affidamento, imparando ogni volta un aspetto nuovo del lavoro e prendendoci le nostre responsabilità, crescendo ogni giorno.

È logico che fare il servizio civile a 20 anni è diverso che farlo quasi a 30, ma ci sono delle sensazioni che accomunano tutte le età. Partiamo da questo famosissimo buffet. Le giornate di formazione generale (oltre ad essere un momento in cui ingrassare a vista d’occhio) sono anche uno spazio ed un luogo per conoscere persone nuove, persone affini ma anche gente con la quale probabilmente non saresti mai entrato in contatto e che invece può darti molto. Ed è proprio l’aspetto umano che più ho apprezzato di questa mia esperienza. Non mento quando vi dico che aver potuto svolgere il servizio civile assieme ad un’altra ragazza ha permesso che tutto ciò oltre che utile e positivo sia stato anche divertente ed esilarante (ma meglio soprassedere su ciò che abbiamo combinato, shhhh). Avere sempre un appoggio, un aiuto, ma anche solo una battuta ed un sorriso, è stato quel qualcosa in più che ha reso tutto migliore.

Sia chiaro, come per tutto nella vita, ci sono state cose positive e cose negative, ma non tocca a me raccontarvi tutto ciò. Prendete la palla al balzo e fate la vostra esperienza come volontari civili e poi potrete raccontare cosa questa avventura vi ha regalato.