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Immagini, suoni e parole

Immagini, suoni e parole

 

Quando ero piccolo vedevo la biblioteca come “il posto dove si possono leggere i libri gratis”.

   Eppure era una sola delle cose che mi affascinavano di quel luogo, insieme all’atmosfera tranquilla e rilassata che vi si respirava e al fatto che ci si potesse andare senza uno scopo preciso, semplicemente per perdere tempo, o per annoiarsi con una certa soddisfazione…

  Una biblioteca è un luogo a cui si addice in maniera non banale l’espressione “bello perchè vario”. Essa offre un patrimonio infinito, essendo i concetti stessi di arte e letteratura infiniti, permettendo a chiunque di soddisfare passioni e interessi; motivo per cui da piccolo mi riusciva impossibile annoiarmi, o essere infelice, in una biblioteca.

    Ignoravo in parte, se non del tutto, l’aspetto puramente culturale del posto, in favore di quello ludico, spensierato. La possibilità di comprensione del vero senso di una biblioteca mi si sarebbe infatti presentata più avanti, quando lessi tra le proposte del Servizio Civile Nazionale un progetto della Biblioteca della mia città, Bellaria.

   Il progetto “Leggere e Conoscere” mi ha permesso sostanzialmente di sperimentare il lavoro del bibliotecario, figura con cui ho scoperto che i libri contano in maniera preponderante, ma non esclusiva. Ho avuto infatti la piacevolissima occasione di partecipare all’organizzazione di attività riguardanti cinema, musica, teatro…incontrando scrittori, poeti, attori, cantanti musicisti, professori, critici…e naturalmente gli altri volontari, la conoscenza dei quali rimarrà una dei piaceri maggiori dell’esperienza. A tutto ciò si è affiancata una forte cognizione dell’identità storica e culturale del mio territorio, agevolata dalla partecipazione ad eventi pubblici e progetti tematici.

   Nei mesi trascorsi, oltre alla consapevolezza di lavorare in un luogo estremamente stimolante, è nata in me anche una visione critica dell’ambiente-biblioteca, proprio come conseguenza diretta o indiretta degli stimoli che ho recepito. Grazie al mio lavoro alla biblioteca “A. Panzini” è apparsa nella mia mente l’immagine di un luogo in cui non solo si studia o si “leggono i libri gratis”, bensì di uno spazio fatto di immagini, suoni e parole. Libero ed aperto. Dove viene servita Cultura, di qualsiasi genere, gratuita e condivisa: un grande mercato di idee e proposte creative, da parte di chiunque abbia la voglia e il coraggio di realizzarle.

   Per questo il Servizio civile è un’occasione importante per vari motivi. Uno in particolare: permette ai giovani di PARTECIPARE…cosa più che mai importante in questi tempi.

Marco Balestri

Leggere e Conoscere 2015

Biblioteca “A. Panzini”