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Dieci cose che sono successe questo mese – May edition

Dieci cose che sono successe questo mese – May edition

Abbinamenti musicali consigliati:
Chiara, lo sappiamo, non è mai molto brava ad affrontare i cambiamenti (modello Sheldon Cooper, per intenderci) e gli ultimi men che meno, perchè le dispiacciono particolarmente. Ma vuole augurare splendidi inizi per chi si lancia in nuove avventure, e pensando a questo le è venuto in mente Via con me.

Francesco ha pensato molto a cosa consigliarvi in questa edizione, ma è dai giorni dell’alluvione che gli rimbomba in mente questa canzone dei Tankus the Henge. E sebbene il tono sia leggero, il testo descrive molto bene come ci si può sentire quando si perde tutto.

Linda ha scritto buona parte di questa newsletter con una playlist di una tristezza imbarazzante. Mentre aspetta l’estate per l’uscita di nuovi album e per qualche concerto, condivide con voi l’ascolto di Tracey denim, che non è per niente male.

Uno. L’alluvione. Apriamo questa edizione di Dieci cose con l’evento che ha contraddistinto, purtroppo, questo mese. E anche se sembra che non c’entri nulla con questa newsletter, con noi – ché a Rimini per fortuna gli effetti delle piogge sono stati limitati – e con voi, in realtà c’entra eccome. Eravamo più o meno preparat*: lunedì pomeriggio la Protezione Civile aveva diramato un’allerta rossa per maltempo in diverse aree della regione per il giorno successivo ed era arrivata dai Comuni la notizia della chiusura delle scuole. Noi abbiamo accolto l’invito a fare smart working ma non possiamo dire di essere stat* pienamente produttiv* quel giorno, né quello dopo. Già a metà mattinata di martedì Riccione era allagata e le immagini che iniziavano a circolare erano preoccupanti. Al pomeriggio l’ansia per il livello dei fiumi è cresciuta e quando verso sera abbiamo letto dell’esondazione del Savio a Cesena abbiamo capito di essere di fronte a una catastrofe. E poi Forlì, Faenza e tanti altri comuni delle province vicine alla nostra devastati. Sperando che non ce ne sia più bisogno, ma consapevol* che quella di martedì 16 e mercoledì 17 maggio non è stata una pioggia intensa, così come non lo era stata quella che a inizio mese aveva già duramente colpito parte della nostra regione, continueremo a lavorare sui progetti di salvaguardia e tutela del territorio e del patrimonio ambientale, perché crediamo di poter contribuire, davvero, anche con il Servizio Civile.

Due. Arci Servizio Civile ha un nuovo presidente. Durante l’ultima Assemblea nazionale si è scherzato sul fatto che fossimo di fronte a un avvenimento storico. Beh, lo è stato: il 4 maggio scorso la nostra associazione ha eletto il suo nuovo presidente. Linda sarebbe dovuta essere all’Assemblea in presenza quel giorno ma la temporanea interruzione dei collegamenti ferroviari a causa della prima ondata di maltempo di maggio l’ha fatta desistere e ha seguito la riunione dall’ufficio. C’è poco da aggiungere su questo punto, solo ringraziare Licio per il lavoro che ha fatto in tutti questi anni e che continuerà a fare come Responsabile del Servizio Civile di ASC e augurare buon lavoro a Rosario, che ha elencato in assemblea quali saranno i temi su cui l’associazione dovrà lavorare nei prossimi anni e che speriamo di incontrare presto di persona.

Tre. Arriva presto un altro bando di Servizio Civile Digitale. A marzo vi abbiamo raccontato di aver partecipato, per la terza volta, al bando del Servizio Civile Digitale. Qualche giorno fa il Dipartimento ha pubblicato il decreto di approvazione dei programmi et voilà, anche questa volta Arci Servizio Civile c’è. Non abbiamo fatto spoiler a marzo ma ora ve lo diciamo: il progetto si attuerà di nuovo a Santarcangelo, dove Urgela ha finito da pochi giorni il suo servizio; a Poggio Torriana, dove Anas è in servizio fino a dicembre; a Rimini, che è la new entry di questa edizione. Siamo felici delle conferme – perché significa che è stato un progetto di successo per le Amministrazioni e per le comunità che lo hanno sperimentato – e dell’entrata di Rimini – anche se abbiamo fatto un po’ penare il Comune prima di procedere! – perché vogliamo lavorare su un territorio più ampio possibile su questo tema. Se volete capire quali sono i risultati della prima edizione del progetto, quali sono le attività che hanno svolto l* regaz in tutta Italia e cosa pensano di questa esperienza collegatevi a https://pontidigitali.eu/, realizzato proprio dall* volontar* dei due progetti SCD appena terminati. Il bando arriverà, forse a breve, forse mentre stiamo chiudendo per le ferie di agosto come l’anno scorso? Non lo sappiamo, ma vi terremo aggiornati sui nostri canali.

Quattro. Terminata la prima edizione del tutoraggio. Che lavoro immenso! Non solo di organizzazione degli incontri che si sono tenuti a Rimini, ma anche di realizzazione del percorso di tutoraggio individuale. Linda e Francesco hanno letto decine e decine di documenti e cercato di stimolare l* volontar* a riflettere sulle loro competenze – non solo quelle acquisite nell’anno di Servizio Civile, ma anche quelle pregresse. Il questionario di monitoraggio che abbiamo somministrato, pochi giorni dopo la fine degli incontri individuali, ha restituito una generale soddisfazione per l’attività svolta. Per noi è stato impegnativo, non possiamo negarlo, ma come sempre parlare con l* regaz al termine del Servizio Civile, e farlo in modo più strutturato rispetto alle chiacchiere estemporanee, è stato costruttivo e arricchente. Vi continuerà a sembrare retorica, ma noi non smetteremo di sostenere che nulla ci dà le idee e lo stimolo per lavorare al meglio come il confronto con l* giovani.

Cinque. Un anno di Servizio Civile è finito. Anche quest’anno abbiamo dovuto affrontare questo momento. Gli ultimi giorni di servizio sono capitati in un momento molto strano: l’emergenza in corso, tante cose da organizzare per il nuovo anno in partenza, poche forze. Avremmo voluto salutare l* volontar* facendo qualcosa insieme, ma è stato impossibile. Una mail, siamo così spompat* che li abbiamo salutat* con una mail. Che tristezza. Bisognerebbe fare delle feste di fine servizio, per celebrare un anno che speriamo sia stato bellissimo, altroché mandare mail. Chiara ha guardato Linda con la faccia del terrore ogni volta che l’ha sentita dire, prima del 24 maggio, “guarda che quest’anno l* regaz sono super, non ne hanno combinata una storta”. Adesso può ammetterlo anche lei: nessun* ha combinato nulla di strano, nessun* è sparit* dopo aver detto di dover uscire 5 minuti, nessun* ha smesso di andare in servizio senza dire nulla, nessun olp ha riferito di non farcela più. E allora grazie a tutt* l* regaz che sono stat* con noi, speriamo che questo Servizio Civile sia un’esperienza che ricorderanno, che abbia lasciato loro qualcosa, e che vorranno consigliarlo ad altr*. Noi continueremo a fare tutto il possibile per far sì che i nostri progetti siano realizzati al meglio e che l* giovani possano vivere con noi e i nostri enti un anno super.

Sei. Un anno di Servizio Civile è iniziato. Qui non si fa in tempo a digerire tutti i saluti del mercoledì che il giovedì bisogna affrontare in massa l* nuov* volontar*. Quest’anno l’appuntamento era in cineteca a Rimini, ambiente perfetto per fare il primo incontro in comodità – e con quella luce soffusa che ha fatto pure sonnecchiare qualcun*. Volete sapere qual è stata la prima impressione, ché tanto lo sapete che ce la siamo fatta? Sinceramente? Ottima. Tutt* sul pezzo per quanto riguarda la documentazione – che pure chi non ce l’aveva sapeva di essere in difetto ed era già organizzat* per farcela arrivare il prima possibile -, poche domande di chiarimento e una puntualità quasi da commozione, con tanto di ritardatar* che hanno avvisato, cose che mica si vedono tutti i giorni. Unica pecca: il numero dell* volontar* avviat* al servizio. Sommate ai tanti posti rimasti vacanti di cui vi avevamo già raccontato le rinunce che sono pervenute nelle settimane che hanno preceduto l’avvio e capirete perché siamo stanch* e pure un po’ avvilit*. Ma adesso ci ripigliamo, ché sappiamo che sarà un altro anno splendido!

Sette. Abbiamo provato a capire qualcosa in più su infanzia e adolescenza. Giovedì 18 maggio si è tenuto al Cinema Fulgor di Rimini l’incontro “Bambini e adolescenti oggi: diventare grandi tra incertezze, fragilità e desideri” organizzato dai nostri soci Associazione Arcobaleno e Arci Romagna Cesena Rimini APS. Abbiamo partecipato anche noi, perché anche se i nostri progetti si rivolgono a giovani dai 18 anni, comprendere quello che sta avvenendo oggi nell’età evolutiva ci aiuta a capire meglio chi sono l* ragazz* che possiamo intercettare domani. Il racconto del progetto CEET in cui si inseriva l’evento, l’intervento della consulente educativa e formatrice del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, quello delle Psicoanaliste della Società Psicoanalitica Italiana ci hanno aiutato a ragionare su alcuni punti. Continueremo a studiare ma soprattutto continueremo ad ascoltare l* nostr* regaz, ché va bene studiare e cercare di capire ma, come abbiamo già detto sopra, il confronto diretto è un’altra cosa.

Otto. Nicole e Ilaria sono state al Salone del Libro. Le volontarie della Biblioteca Gambalunga di Rimini hanno raccontato a Linda, durante il percorso di tutoraggio individuale, di aver amato l’esperienza del Servizio Civile anche per il rapporto di amicizia che si è creato tra di loro. Dopo aver scoperto che avrebbero usato gli ultimi giorni di permesso per andare insieme al Salone di Torino, Linda ha chiesto loro di raccontare quell’esperienza per Dieci cose, ché il Servizio Civile è anche questo. Nicole e Ilaria hanno scritto di un’esperienza bellissima: pare che in due giorni abbiano fatto e visto tutto quello che potevano fare e vedere, dai firmacopie con gli autori agli stand delle case editrici, dagli eventi alle file interminabili per qualsiasi cosa. Terminata l’avventura con oltre 30mila passi, la schiena distrutta dal peso dei libri, il cuore pieno e il portafogli vuoto, le nostre due hanno fatto il viaggio di ritorno ripensando all’incontro su “Come aprire una libreria e vivere (quasi) felici”. Chissà che un giorno…

Nove. Francesco si è stufato di noi. Non è vero, dice, ma ci voleva un titolo un po’ sdrammatizzante per questo punto. A febbraio avevamo raccontato del nuovo ufficio di Chiara e Linda e di un Francesco vagante, con promessa di aggiornamenti. Eccolo l’aggiornamento: Francesco non lavora più in Arci Servizio Civile Rimini da un paio di settimane – e sì, gli abbiamo tolto la scrivania prima del tempo per vendicarci. Francesco non se l’è presa per questa ritorsione e, anzi, è molto grato di questo anno e mezzo passato insieme a Chiara e Linda, dalle quali sente di aver imparato tantissimo. L’alluvione non ci ha neppure consentito un saluto di persona – nell’unica foto insieme abbiamo ancora i maglioni! – e abbiamo fatto una call pomeridiana un po’ triste per tutti i motivi che potete immaginare. Pur non essendo più con noi al 21esimo piano, Francesco non lascerà l’associazione: prosegue il suo percorso per diventare formatore di formazione generale del Servizio Civile e il prossimo 16 e 17 giugno sarà a Roma con Chiara e l* altr* collegh* per una due giorni di aggiornamento. A Chiara e Linda mancherà il loro piccolo Francesco? Dannazione, ça va sans dire!

Dieci. This is the end. Eh sì, questa volta la riflessione – che tanto una riflessione non è stata, a essere sincer* – ci ha fatto dire che è giunto il momento di prenderci una pausa dalla nostra newsletter preferita. Forse l’avevate capito già a marzo, quando siamo usciti con un’edizione flash, o ad aprile, quando la rubrica è stata dimezzata. Questi primi mesi del 2023 non sono stati semplici, non lo abbiamo mai negato. Dieci cose ci ha sempre strappato qualche momento di nervosismo e diversi sorrisi (questi speriamo non solo a noi!), siamo stat* lusingat* per ogni mail di risposta ricevuta, per ogni commento sulla musica che ascoltiamo, per i doni ricevuti su richiesta. Ma ora Chiara e Linda devono riuscire a fare, in due, tutto quello che per un anno e mezzo hanno fatto in tre e sebbene in due fossero anche prima, ora ci sono cose nuove da affrontare nei progetti e nuove attività da programmare, organizzare e svolgere. Purtroppo questo non è un annuncio di lavoro: per noi è arrivato il momento di ridistribuire le mansioni e ottimizzare le risorse. E in tutto questo dobbiamo fare delle scelte e fra queste c’è mettere in stand by Dieci cose. Magari torniamo fra due mesi, magari fra un anno, magari in un’altra forma. Comunque il nostro ufficio sapete dov’è, se a fine giugno dovessimo mancarvi potete salire al 21esimo per un’edizione live, di sicuro di cose da raccontare continueremo ad averne. E se dovessero mancarvi i nostri consigli musicali continuate ad ascoltare la nostra playlist, che è stata aggiornata e rimane lì per voi.

Ciao e grazie grazie grazie per averci letto in tutti questi mesi. Ci mancherete!