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BANDO SCU ordinario 2023 : fai servizio civile con noi!

BANDO SCU ordinario 2023 : fai servizio civile con noi!

Il Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio Civile Universale ha pubblicato il “Bando per la selezione di 52.236 Operatori Volontari da impiegare in progetti riguardanti programmi di intervento di SCU da realizzarsi in Italia e all’estero”.

Data di scadenza per la presentazione delle domande: prorogata al 22 febbraio 2024 – ore 14:00.

Arci Servizio Civile Roma aps partecipa con 3 programmi, 11 progetti per un totale di 107 posti disponibili.

Di seguito l’elenco dei nostri programmi e progetti a bando.

Programma BENI COMUNI: L’IMPEGNO NEL PRESENTE PER UN FUTURO POSSIBILE

La visione complessiva del programma Beni comuni: l’impegno nel presente per uno sviluppo sostenibile si esprime in una grande azione di tutela e diffusione del patrimonio storico, culturale e ambientale, dando corpo a una visione trasversale in cui i beni culturali e ambientali, da entità a sé stanti, diventano patrimonio sociale e comunitario, determinante per dare un significativo contribuito all’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare a due di essi:

  • educazione di qualità per tutti (obiettivo 4), assicurando a tutti l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile;
  • rendere le città insediamenti umani sostenibili e inclusivi (obiettivo 11), rafforzando gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e ambientale, alla base di città e territori inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

La cultura in generale, ma più nel dettaglio il patrimonio culturale, storico e ambientale, che in questo programma viene riconsiderato nella sua più ampia accezione di testimonianza della crescita comune e condivisa, viene chiaramente riconosciuto nell’Agenda 2030 come veicolo per nuove pratiche di crescita civile, giocando un ruolo chiave per la prosperità delle persone e del pianeta.

In questa cornice tutti i progetti si prenderanno cura di specifici “beni comuni”: nelle biblioteche e negli archivi si tratta di documentazione che testimonia la storia e la cultura del Novecento con lo scopo di mantenere una memoria condivisa consapevole e viva, quale strumento di educazione, coesione sociale e di rafforzamento delle istituzioni democratiche; per le associazioni che si occupano di ambiente consiste nei beni naturalistici e nelle attività di educazione e promozione del patrimonio ambientale, da tutelare, valorizzare e rendere fruibili a tutti e tutte.

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n. posti afferenti al programma.

Titolo progettoEnte di accoglienzaN. posti
BIBLIOTECHE E ARCHIVI DIGITALI: AMPLIARE LA RETE DELLE CONOSCENZECENTRO SRAFFA4
FONDAZIONE BASSO2
FONDAZIONE GRAMSCI 6
FONDAZIONE MURIALDI2
GLI ARCHIVI DELLA RESISTENZA: UN PRESENTE DA SCOPRIREANPI NAZIONALE2
ANPI ROMA2
AMBIENTE BENE COMUNE, PARTECIPARE ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICALEGAMBIENTE NAZIONALE8 (di cui 2 M.O.)
SALVANIENEINSIEME PER L’ANIENE4

Programma CITTA’ FUTURA: INCLUSIONE, CULTURA, SOSTENIBILITA’

Il programma Città futura: inclusione, cultura, sostenibilità opera nell’ambito di azione della “Promozione della pace e diffusione della cultura dei diritti e loro tutela, anche per la riduzione delle ineguaglianze e delle discriminazioni” e si propone come un intervento integrato di attività, servizi, iniziative di advocacy per promuovere la pratica e la cultura dei diritti a tutti i livelli, diritti sociali, civili, educativi, culturali, alla salute, a un ambiente salubre e a pratiche sostenibili di sviluppo, diritti che sono alla base della cittadinanza democratica, inclusiva, sostenibile e culturale, richiamata in più punti della Costituzione del nostro paese e dell’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile.

In questo contesto, la promozione della pace è un esercizio concreto di difesa e di tutela dei diritti di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più vulnerabili ed è condizione necessaria per lo sviluppo di una società pacifica, giusta e inclusiva e per ridurre le ineguaglianze e le discriminazioni che attraversano le nostre comunità.

Il programma mira alla realizzazione di tre obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni (obiettivo 10), in particolare potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro;

rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili (obiettivo 11), in particolare potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile;

pace, giustizia e istituzioni forti (obiettivo 16) con riferimento al rafforzamento della coesione sociale e culturale, che si avrà grazie alle pratiche di cittadinanza attiva e di socialità e alla promozione della legalità democratica e di pari opportunità nell’accesso ai diritti e alla giustizia.

Per affrontare le numerose sfide che riguardano il contesto, dal punto di vista socio-economico, della salute, educativo, relazionale, culturale e ambientale, occorre un approccio integrato, che non isoli i bisogni in compartimenti separati, ma focalizzi le dimensioni comuni, sia rispetto alle cause sia rispetto ai processi sociali da attivare per favorire l’inclusione sociale, economica e culturale e per rendere le comunità umane accoglienti, sicure e sostenibili.

Questo approccio accomuna l’agire e le intenzioni delle organizzazioni che animano questo programma, che condividono gli stessi valori e le stesse priorità declinandoli in settori diversi: educazione e promozione culturale, assistenza e riqualificazione ambientale. L’eterogeneità di competenze e conoscenze è strategica per rispondere in modo esaustivo alle sfide che il programma si pone, in una visione di futuro in cui gli interventi saranno sempre più integrati per riequilibrare le disuguaglianze e per garantire la tutela dei diritti di tutte e tutti.

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n. posti afferenti al programma.

Titolo progettoEnte di accoglienzaN. posti
POSSIBILMENTE: COSTRUIRE UNA CITTA’ INCLUSIVA E CIRCOLAREAPS TAVOLA ROTONDA4
DIRITTI AL PLURALE: PROMUOVERE LA CULTURA DEI DIRITTI PER TUTTE E TUTTIUISP APS – sede Nazionale4
ARCI SOLIDARIETA’ – Centro Culturale Centofiori6
ARCS2
Fondazione Angelo Frammartino2
INTERSOS ORGANIZZAZIONE UMANITARIA ONLUS – SEDE operativa2
INTERSOS ORGANIZZAZIONE UMANITARIA ONLUS – INTERSOS Lab3
INTERSOS ORGANIZZAZIONE UMANITARIA ONLUS -SEDE LEGALE3
LUNARIA5
MOVIMENTO CONSUMATORI4
RETE DELLA CONOSCENZA4
NONNA ROMA – SEDE OPERATIVA5
Movimento difesa del cittadino – MDC2
ASC ROMA in collaborazione con Nidil Cgil Roma e Lazio – INFODIRITTI-SAN LORENZO2
CI TROVI A ROMA, ACCANTO ALLA VITA: COSTRUIAMO INSIEME UNA SOCIETÀ MIGLIORE ANCHE PER I Piu’ FRAGILIANT Roma Ostia4 (di cui 1 M.O.)
CITTA’ COME CULTURA: DALLA CONSAPEVOLEZZA CULTURALE ALLA CONTAMINAZIONE DEI TERRITORIA.T.C.L.4
FONDAZIONE PASTIFICIO CERERE2
UCCA APS2
ARCI APS – UFFICIO PROMOZIONE CULTURALE3
MEMORIE LIBERE: PERCORSI DI FORMAZIONE E RIGENERAZIONE A PARTIRE DAI BENI CONFISCATI   LIBERA4

Programma Estero SOLIDARITY ACTION: COMUNITA’ ATTIVE PER LE PARI OPPORTUNITA’ E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Il programma avrà come priorità la lotta ad ogni genere di disuguaglianze.

Arcs, Istituto Oikos, Acra e Cifa si impegnano a rafforzare la crescita della resilienza delle comunità, lo sviluppo partecipativo e il partenariato tra diversi attori presenti sui territori, favorendo processi positivi duraturi che avranno una ricaduta non solo sui beneficiari diretti, ma anche sulla capacità delle comunità locali di essere più coese, eque, solidali e capaci di fronteggiare le sfide a livello globale e locale.

Il programma richiama l’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030, che ambisce alla riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi e all’interno degli stessi.  Il tema della disuguaglianza riguarda anche la gestione sostenibile delle risorse; lo sviluppo di modelli sostenibili di produzione e consumo (Obiettivo 12 dell’Agenda 2030) è necessario per giungere ad una gestione sostenibile e un uso efficiente delle risorse naturali, con particolare riferimento alle risorse idriche.

Un’altra chiave per la riduzione delle diseguaglianze è rappresentata dall’educazione e dalla formazione, coerentemente con l’obiettivo fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4 dell’Agenda 2030).

I due progetti che danno forma al programma hanno, anche se in contesti geograficamente diversi e distanti tra loro, tre componenti in comune che si adattano alla sfida globale di ridurre le disparità:

  • vogliono agire sull’empowerment della società civile e sulla capacità di persone e comunità locali di partecipare attivamente alla vita sociale, politica, culturale ed economica delle proprie società, agendo in particolare sull’attivazione dei diritti e sulla formazione, come azioni fondamentali per garantire la possibilità di avviare piccole attività economiche in chiave di sostenibilità ambientale e culturale, prendere parte alla costruzione della politica culturale del proprio paese e assicurare uno sviluppo sano;
  • prevedono il coinvolgimento di enti locali, istituzioni e decisori politici in tutti i progetti, in modo da assicurare la sostenibilità futura del progetto, agendo non solo sui beneficiari diretti degli interventi, ma sulla promozione di un’architettura legislativa e politica che impegni i decisori politici nella sfida di diminuire/superare le disuguaglianze;
  • hanno prevalentemente come beneficiari i soggetti vulnerabili della società, avendo come filo rosso l’approccio intersezionale all’analisi delle disuguaglianze economiche e sociali.

I 10 operatori volontari delle sedi ARCS saranno promotori e facilitatori di questo processo diventando, sia all’interno dei Paesi che in Italia, testimoni e quindi narratori di una restituzione positiva del loro vissuto come cittadini globali.

In particolare Arcs opererà attraverso i 2 progetti a Cuba, Camerun, Libano, Giordania e Tunisia partendo dall’assunto che il coinvolgimento e il supporto delle componenti più fragili delle società – donne, giovani, rifugiati e rifugiate e altri soggetti vulnerabili – sia essenziale per ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche e dunque per far crescere comunità resilienti e coese.

Di seguito l’elenco di progetti, enti e n. posti afferenti al programma.

Ente di accoglienzaTitolo progettoSede esteraN. posti
ARCSLook up: educazione e formazione per ridurre le disuguaglianzeLibano2
Giordania2
Camerun2
Cuba2
ARCSLook up: comunità in azione per il territorio e le risorse naturaliTunisia2

Le domande dovranno essere formulate esclusivamente attraverso una procedura digitale che prevede l’accesso alla piattaforma Domanda On Line (DOL) con le credenziali SPID (livello 2).

Qui tutte le info per partecipare.

Per info e orientamento scrivi all’ndirizzo roma@ascmail.it o chiama il numero 0669423809.