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Dieci cose che sono successe questo mese – February Edition

Dieci cose che sono successe questo mese – February Edition

Abbinamenti musicali consigliati:
Chiara era certa di aver scollinato superando gennaio, il mese più terribile dell’anno (un lunedì lungo 31 giorni, si è detto con qualcuno), ma ha dovuto ricredersi: questo febbraio l’ha messa alla prova un gran bel po’! Ne hanno risentito parecchio le sue scorte di cioccolato e paracetamolo… Girl, you have no faith in medicine?

Francesco è in un periodo più schizofrenico (musicalmente parlando) del solito e salta tra generi e artisti senza un filo conduttore preciso. Tuttavia, l’altro giorno in macchina, gli è tornata una gran voglia di ascoltare Jamiroquai. Si combatte lo stress con il groove!

Linda forse è l’unica della cumpa che ha seguito il festivàl? Che poi seguito… più che altro si è fatta delle risate ascoltando L’immancabile podcast del Post su Sanremo, lo Speciale Sanremo di Valerio Lundini e le Pilloline Sanremo di Poi Migliora. Dal punto di vista musicale le sono rimaste impresse poche canzoni, ma una pensa non le uscirà mai dalla testa.

Uno. Il bando SCU 2022 è terminato. Non il 10 febbraio come inizialmente previsto ma il 20, con una proroga arrivata un paio di giorni prima. La raccolta delle domande è andata come già avevamo raccontato il mese scorso: abbiamo registrato un calo di candidature rispetto al 2022. Alla fine abbiamo chiuso con 212 domande per circa 130 posti nei nostri progetti. E non è bene come possa sembrare, perché ci sono intere aree della provincia scoperte e ci dispiace molto di non poter attivare diverse delle nostre sedi. Speriamo invece di riuscire a far partire tutti i progetti e, nel frattempo, di riuscire a portare avanti la nostra riflessione sulla comunicazione e sull’informazione relativa al Servizio Civile. Se avete voglia di approfondire ci sono alcune riflessioni interessanti sul bando e sulla carenza di candidature in questo articolo di Vita.

Due. È partita la grande macchina della valutazione titoli. Dopo la fine del bando e dopo aver acquisito tutte le candidature e i cv dell* giovani che hanno scelto i nostri progetti, sono partiti i lavori dello staff della valutazione titoli, composto ad alcun* collegh* dell’ufficio nazionale e di sedi Arci Servizio Civile sparse per l’Italia. Potevamo non esserci di mezzo anche su questo? E certo che no! Chiara, da venerdì scorso, si è immersa a capofitto nella lettura di candidature e curricula, e questa attività continua a piacerle tantissimo: è davvero un privilegio incrociare così tante storie, anche se spesso deve provare a ricostruirle partendo da poche righe e un’immagine e quando poi si deve tradurre tutto questo in qualche numeretto riportato in una griglia si rischia davvero di diventare pazz*. Per fortuna può sempre contare sul supporto di una valida squadra di persone serie… (e pensare che i due uomini dello spazio sono davvero i nostri eroi, i nostri Mr. Wolf che risolvono i problemi, lo direste mai?)

Tre. E poi arriveranno i colloqui. Che vanno però pianificati per tempo perché, anche se ne abbiamo meno rispetto all’anno scorso, le nostre sedi sono tante e serve un calendario ben ragionato. Quest’anno abbiamo sollevato il presidente da questo impegno ed entra in campo Francesco, che l’anno scorso era stato in panchina ad assistere ad alcuni colloqui svolti da Chiara e Linda. In questi giorni faremo una riunione di ripasso dei criteri di selezione e di tutto quello che non dobbiamo dimenticare di dire e fare durante i colloqui e il 6 marzo partiamo. Nel senso che ci mettiamo proprio in moto: torniamo a fare i colloqui in presenza! Se volete portarci un caffè (o del cioccolato, suggerirebbe Chiara), qui trovate l’elenco di date, orari e luoghi in cui saremo nelle prossime settimane. E dato che in ufficio ci saremo ben poco, siate clementi se saremo più lent* nel rispondere a telefonate e mail.

Quattro. È arrivata la tanto attesa circolare di programmazione. Inoltre, è arrivato anche il nuovo piano triennale del Servizio Civile Universale e di cose da leggere nei primi giorni del mese ce ne sono state parecchie. Per fortuna i criteri di programmazione e di valutazione di quest’anno sono circa gli stessi del 2022, quindi non dobbiamo affrontare grossi sconvolgimenti. O almeno, non quelli che ci impone il Dipartimento. Perché noi, invece, uno sconvolgimento grosso sul modo di progettare interno alla nostra associazione lo stiamo architettando e non solo qui a Rimini, ma anche con le altre Arci Servizio Civile della nostra regione. Non possiamo dare molti dettagli al momento, almeno fino a quando tutto non sarà deciso e formalizzato. Sappiate solo che abbiamo un sacco da fare e che qualcun*, da queste parti, non riesce a non concentrare tutti i suoi pensieri su questo, anche mentre fa o parla di altre cose.

Cinque. È stata pubblicata anche la circolare sulla programmazione del nuovo Servizio Civile Digitale. Con una scadenza anticipata rispetto a quella imposta per i programmi del Servizio Civile Universale, quindi andava affrontata per prima. Inoltre, sul Digitale abbiamo due progetti a livello nazionale e occorre tempo per scrivere i testi da presentare al Dipartimento con le info di tutte le sedi sparse per l’Italia. Come già sapete qui a Rimini siamo molto affezionat* a questa sperimentazione e quest’anno, complice anche una maggior disponibilità di posti sul programma, abbiamo provato a coinvolgere nuovi Enti. A essere sincer*, abbiamo proposto questa opportunità insieme alla lunga lista di motivi per cui è bene ragionare molto prima di decidere se diventare sede di Servizio Civile Digitale. Non volevamo scoraggiare nessuno ma alla fine forse l’abbiamo fatto e abbiamo presentato una bozza di progetto con tre enti pubblici del nostro territorio. Guess who!

Sei. Poteva mancare la progettazione del Servizio Civile Regionale? Certo che no! Non è uno scherzo, stiamo facendo pure questa. E se negli ultimi anni siamo stati uno dei partner del progetto realizzato in provincia di Rimini, quest’anno torniamo a essere l’organizzazione capofila, quindi quella che deve farsi carico di coordinare la progettazione, scrivere il testo, raccogliere i documenti da tutti i partner, compilare tutta la burocrazia che ci chiede la Regione e, ovviamente, presentare il progetto. Manca poco al termine per il deposito e potrebbe essere che chi lo deve scrivere si sia res* conto solo ora, buttando giù proprio queste righe, quanto sia davvero poco il tempo a disposizione. Quindi basta rubare tempo alla progettazione, si corre a scrivere; sappiate solo che, se tutto fila liscio, ci saremo anche quest’anno e con un nuovo partner di progetto. Perché le novità non sono mai abbastanza da queste parti.

Sette. Stiamo organizzando il percorso di tutoraggio. Non è che guardiamo solo al futuro, siamo ben consapevol* di essere ancora impegnat* nella realizzazione dei progetti di Servizio Civile in corso, che termineranno a maggio. Quest’anno, per alcuni di questi, affrontiamo una novità importante: il tutoraggio, un percorso di orientamento al mondo del lavoro e di analisi delle competenze pregresse e apprese durante il servizio, che vedrà impegnat* circa una cinquantina di nostr* volontar*. Abbiamo due enti diversi a garantire la parte di orientamento al lavoro, mentre Francesco e Linda si faranno carico delle ore legate all’emersione delle competenze. Sono molto emozionat* all’idea di replicare quello che hanno imparato con IGTS (che, se ci seguite davvero, sapete già cos’è); temono solo di dover fare questa attività di notte o di domenica per riuscire a portarla a termine mentre succede tutto quello che sta succedendo in questo periodo.

Otto. Formazione specifica archiviata. Con febbraio si sono conclusi i nove mesi entro i quali dobbiamo realizzare gli incontri di formazione specifica dei nostri progetti. Quest’anno abbiamo finito partecipando anche ad alcuni appuntamenti con i regaz. Linda ha chiesto a Francesco di darle una mano per realizzare un modulo di formazione per il progetto “Partecipazione e inclusione” e sono stat* molto content* del risultato e dell’impegno che l* volontar* hanno messo nell’attività che hanno proposto loro. Linda ha assistito anche all’incontro finale del modulo sulla facilitazione digitale del progetto “Biblioteche luoghi per la democrazia”. Forse voleva prendere spunto per le future programmazioni sul Digitale? Sì, senza mezzi termini, ma voleva anche ascoltare le idee che hanno l* nostr* regaz, ricordarsi quanto sia bello stare con loro e quanto sia stimolante ascoltare il loro punto di vista sulle cose, anche se dietro uno schermo (spento!).

Nove. La Biblioteca di Cattolica ha festeggiato 40 anni di attività nella sua sede attuale. Vale a dire quella del Centro Culturale Polivalente, nel quale è collocata dal 27 febbraio 1983, all’interno della struttura progettata dall’architetto Pier Luigi Cervellati in piazza della Repubblica. Per celebrare la ricorrenza, sono in programma in questo 2023 la ripresa di “Cosa fanno oggi i filosofi”, ciclo di incontri e dialoghi tra filosofia e non-filosofia, omaggio alla storica rassegna cattolichina “Cosa fanno oggi i filosofi?”, oggi a cura di Claudio Paolucci, professore ordinario di Semiotica e Filosofia del linguaggio, e la prima edizione di “Regina Fumetti Festival”, manifestazione curata dall’illustratore Alessandro Baronciani, che andrà in scena dal 30 marzo al 1 aprile. Il “Regina Fumetti Festival” è un evento unico nel panorama dei festival in Italia e porta a Cattolica nuove forme di incontro e connessione tra il mondo dell’illustrazione e della musica. Ci vediamo lì?

Dieci. C’è una nuova Arci al 21esimo piano e un ufficio nuovo per Chiara e Linda. Questa è una delle novità che vi facciamo annusare da un paio di mesi. Prima di tutto, una nuova associazione con cui condividere l’ufficio: Arci Romagna Cesena Rimini APS – che non è proprio proprio una nuova Arci ma è la fusione fra Arci Cesena e Arci Rimini. Siamo content* di vedere facce nuove in ufficio, siamo content* che le cose cambino, quando serve un cambiamento. In tutto questo era anche necessario riorganizzare fisicamente gli spazi e mentre Francesco e Linda hanno concluso la loro coabitazione nell’ufficetto vicino al bagno, adesso Chiara e Linda lavorano nello stesso spazio per la prima volta in sei anni da colleghe. Ora, entrando nella nostra sede, la prima faccia che potete vedere è proprio quella di Chiara e, varcando la soglia dell’ufficio, quella del dinosauro con il quale Linda accoglie il mondo quando c’è la progettazione in corso. E Francesco? Eh, Francesco è una mina vagante! Siccome non si deve mai annoiare, un giorno sta in uno spazio, un giorno in un altro. Lo sappiamo, non è il massimo, ma anche su questo arriveranno aggiornamenti.

Cose che ci aspettiamo a marzo: di farcela a fare tutto, non possiamo augurarci altro in questo momento.

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