Con il XX Rapporto annuale ASC APS riafferma un modello di Servizio Civile Universale fortemente radicato nei territori e centrato sulla qualità formativa e relazionale dei percorsi.e sulla capacità di leggere e tradurre in progetti i bisogni reali delle comunità locali.
In quanto ente titolare di accreditamento al SCU e rete associativa nazionale, ASC APS ha coordinato per il bando 2023 quasi 800 enti del Terzo Settore e pubbliche amministrazioni dentro 34 programmi e 206 progetti, con una prevalenza di soggetti del privato sociale (circa l’80%), spesso di piccole dimensioni e profondamente radicati nel tessuto comunitario.
La rete conta 1.527 enti di accoglienza, con un modello che tende ad evitare logiche di impiego massivo favorendo un numero di presenze equilibrato per ogni sede e la qualità dell’accompagnamento educativo. La scelta di lavorare in stretta collaborazione con le piccole realtà associative permette di costruire interventi “su misura”, capaci di rispondere a fragilità specifiche di contesti urbani, periferici, delle aree interne e di rafforzare reti comunitarie spesso vulnerabili.
Il modello di ASC APS mette al centro i valori costituzionali del servizio civile – difesa non armata e nonviolenta, cittadinanza attiva, solidarietà, promozione della pace – assumendoli come pilastri tematici dell’intero impianto formativo e progettuale.
Rosario Lerro, Presidente Nazionale di ASC APS sottolinea “La nostra formazione generale supera ampiamente le 42 ore complessive richieste dai i minimi normativi e lavora su obiezione di coscienza, gestione nonviolenta dei conflitti, pace, difesa non armata e i giudizi medi dei giovani in una scala da 1 a 10 superano stabilmente l’8. L’associazione, inoltre, investe sulla messa in trasparenza delle competenze civiche e trasversali acquisite nei percorsi di SCU, con un attestato specifico rilasciato da un ente terzo (EMiT Feltrinelli ETS) e, dal 2023, con un’estesa adozione della misura di tutoraggio quale strumento di orientamento e valorizzazione dei saperi maturati”.
Le aule di formazione generale si confermano una vera “finestra sul mondo giovanile”, dove emergono domande di pace, diritti, disobbedienza civile e linguaggi inclusivi, cui ASC APS risponde costruendo contesti protetti di confronto, ascolto e partecipazione.
L’associazione investe direttamente nel Servizio Civile risorse economiche e organizzative ingenti: 9.330,70 euro (calcolati fra costi monetari, tempo lavoro e strutture dedicate) per ogni operatore volontario. Risorse impegnate per la formazione dei giovani, degli adulti che li accompagnano nei 12 mesi di servizio, per la formazione specifica sulle tematiche dei progetti, per il monitoraggio, per questo Rapporto Annuale, per il costante aggiornamento delle articolazioni territoriali e i quadri dirigenti dell’associazione anche a livello locale.
Il XX Rapporto mostra come ASC APS concepisca il SCU non tanto come gestione di posti a bando, ma come un investimento politico e culturale di lungo periodo sull’intera comunità — giovani, adulti e territori. Un investimento che si sviluppa anche nel dialogo con la CNESC, il Forum Nazionale del Terzo Settore, le istituzioni nazionali e i contesti locali, con l’obiettivo di consolidare l’universalità, la qualità e il riconoscimento sociale dell’istituto.
Ufficio stampa
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Roma 27 novembre 2025