Servizio Civile Universale tra comunità, partecipazione e futuro condiviso

giovani in cerchio

Il 26 novembre si è svolto presso l’Astoria di Rimini - ex cinema recuperato attraverso un percorso partecipativo e oggi spazio culturale in trasformazione - l’incontro di programma con lɜ volontarɜ di ASC Rimini che partecipano ai progetti dei due programmi regionali Inclusione e Partecipazione in Emilia-Romagna 3.0 e Start Community – Promuovere la resilienza delle comunità emiliano-romagnole.

Un luogo non casuale: l’Astoria rappresenta in modo concreto ciò di cui abbiamo discusso durante l’incontro. È un simbolo di rigenerazione, collaborazione, cura dei beni comuni e partecipazione: esattamente i valori che attraversano il Servizio Civile Universale e l’esperienza quotidiana dellɜ volontarɜ.

A dare forza a questo legame è stata la testimonianza di Enrico Battarra, ex volontario che, dopo il SCU, ha proseguito il proprio percorso professionale in ambito artistico trovando proprio nell’Astoria uno spazio in cui creare relazioni, immaginare nuove strade e costruire futuro. Enrico ha raccontato come l’impegno, la creatività e il senso di appartenenza alla comunità possano continuare a crescere dopo i 12 mesi di servizio.

 

La giornata in breve

Introduzione e contesto dei programmi.  Dopo il benvenuto, abbiamo presentato i due programmi SCU coinvolti, sottolineando ciò che li accomuna: il lavoro con persone e comunità fragili, il rafforzamento del senso di appartenenza sociale e culturale, la promozione dell’educazione, della resilienza e del benessere, il sostegno alle persone con fragilità, la prevenzione delle disuguaglianze e delle forme di esclusione.
Pur con approcci diversi, entrambi i programmi condividono una visione: costruire comunità più inclusive, più resilienti e più capaci di prendersi cura delle persone.

Racconto di Enrico Battarra. Il suo intervento ha mostrato un esempio reale di continuità tra SCU e impegno civico, artistico e culturale. La sua testimonianza ha offerto allɜ volontarɜ una prospettiva concreta su cosa significhi “essere comunità” nella vita quotidiana.

Lavoro di gruppo. Tre gruppi hanno riflettuto su bisogni della comunità, impatti e modalità per raccontare l’esperienza del SCU.

Spazio sulla rappresentanza. Abbiamo concluso introducendo il tema della rappresentanza dellɜ volontarɜ SCU, con l'intervento di Alice Molari, volontaria candidata alla delegazione emiliano-romagnola. 

 

Cosa è emerso dai gruppi di lavoro

Quali sono i bisogni che vediamo nelle nostre comunità? I gruppi hanno individuato bisogni ricorrenti, che attraversano territori e persone.

  • Mancanza di ascolto e comunicazione. è emerso con forza il tema della difficoltà delle persone a comunicare e ad ascoltarsi, spesso per motivi personali, fragilità, solitudine o mancanza di spazi adeguati. Lɜ volontarɜ percepiscono anche una carenza di attenzione da parte delle istituzioni nei luoghi quotidiani della vita comunitaria, come le scuole o i servizi.
  • Supporto umano, psicologico, economico e digitale. Sono emersi bisogni concreti: aiuto nelle pratiche digitali, sostegno nelle difficoltà economiche, accompagnamento emotivo.
  • Inclusione, empatia, presenza reale. È stato espresso il desiderio di una comunità più capace di essere presente “davvero”, non distratta, più lenta e più attenta.
  • Spazi sociali e culturali. Serve una rete di luoghi dove incontrarsi, fare attività gratuite, creare relazioni, favorire la socialità: spazi per giovani, famiglie, anzianɜ, studentɜ. Manca una valorizzazione dei luoghi già esistenti: musei poco utilizzati, parchi degradati, zone trascurate.
  • Innovazione e opportunità. Lɜ volontarɜ hanno segnalato scarsità di opportunità lavorative, mancanza di percorsi esperienziali diversi, scarsa valorizzazione delle differenze individuali (“siamo spesso ridotti a un solo ruolo”).

 

Quali impatti stiamo generando con il Servizio Civile? La discussione è stata molto ricca e ha toccato tre livelli: comunità, organizzazioni e volontarɜ.

Sulla comunità:

  • Diamo sostegno umano: presenza, ascolto, vicinanza
  • Portiamo speranza: soprattutto quando incontriamo giovani che faticano a vedere possibilità
  • Abbattiamo stereotipi: mostrando che i giovani possono avere un ruolo attivo
  • Diamo esempio: attraverso il nostro modo di lavorare e relazionarci
  • Promuoviamo cultura e biodiversità: arte, educazione, memoria, cura dell’ambiente
  • Aiutiamo “qualcunə o qualcosa”: anche con gesti concreti e quotidiani di aiuto

Sulle organizzazioni:

  • Diamo supporto concreto e presenza attiva, contribuendo a rendere i servizi più efficaci
  • Portiamo energie nuove: idee fresche, sguardi diversi
  • Rafforziamo la rete: con l’ingresso di nuove persone e nuovi punti di vista

Su noi stessɜ:

  • Crescita personale
  • Scoperta di capacità e competenze nuove
  • Ampliamento della visione del mondo
  • Scoperta di nuovi mestieri, nuovi contesti, nuove versioni di sé
  • Valorizzazione del proprio ruolo nella comunità
  • Capacità di approcciarsi agli altri con più rispetto, tempo e consapevolezza

 

Come possiamo raccontare questa esperienza a giovani e cittadinanza? I gruppi hanno indicato varie modalità:

Strumenti:

  • social, grafica, video, reel;
  • testimonianze dirette nelle scuole o nei centri culturali;
  • laboratori, incontri con la cittadinanza;
  • mostre fotografiche, eventi;
  • passaparola tra pari e all’interno delle famiglie.

Messaggi chiave:

  • Crescita personale e possibilità di mettersi in gioco
  • Responsabilità, impegno, comunità
  • Valore umano del SCU: relazioni, esperienze, cambiamenti interiori
  • Il SCU come occasione per conoscere realtà che spesso restano invisibili
  • L’importanza di dare voce allɜ giovani

 

È emersa infine una questione strutturale, da porre alla base di tutti i ragionamenti fatti durante la giornata: lo Stato dovrebbe investire di più nel riconoscimento del Servizio Civile, perché ancora oggi, dall’esterno, viene talvolta sminuito o percepito come un’esperienza marginale. Lɜ volontarɜ hanno ribadito invece che fare servizio civile significa mettersi in gioco per lɜ altrɜ, dare l’esempio, fare qualcosa per la comunità.

 

La giornata all’Astoria ha mostrato che lɜ volontarɜ del Servizio Civile rappresentano una risorsa viva per le comunità: portano energia, ascolto, creatività e desiderio di contribuire. 

L’incontro è stato anche un’occasione per riflettere su come il SCU possa continuare a essere riconosciuto come un percorso di valore — per chi lo fa e per chi ne beneficia — e per sottolineare l’importanza della rappresentanza come spazio democratico dove la voce dellɜ volontarɜ può trovare forma e forza.