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S. Ten. Tullio Colla

S. Ten. Tullio Colla

Durante le nostre visite presso i “luoghi della Memoria” presenti nel territorio locale, ci siamo imbattute in una lapide commemorativa del S. Ten. Tullio Costa nei dintorni della Stazione di Genova Costa di Sestri Ponente.

Affinchè tale testimonianza possa perdurare nonostante quest’ultima appaia ormai quasi del tutto illegibile, ne proponiamo di seguito una nostra trascrizione:

 

S. Ten. Tullio Colla

Nato a Pegli il 6 Dicembre 1914, di Dante e di Sesolina Zanotti.

Specialista collaudatore nello stabilimento Ansaldo – Artiglieria, partecipa, con gli operai e con un valoroso gruppo di Tecnici, a quelle prime agitazioni di fabbrica, che tanto contribuirono alla caduta del fascismo.

Al 25 Luglio 1943 è tra i primi ad organizzare la ripresa sindacale attraverso la libera elezione delle risorse Commissioni Interne.

Dopo l’8 Settembre 1943, avvenuta al nord la occupazione tedesca, si prodiga nella organizzazione clandestina della Resistenza.

Ma la sua attività è individuata dalle S.S. tedesche che, la sera del 15 Gennaio 1944, tentarono invano di arrestarlo.

Sfuggito alla cattura, raggiunge alle Capanne di Marcarolo, le prime formazioni Partigiane dei nostri monti, arruoladosi con i Garibaldini della 3° Brigata Liguria, divenendo il Partigiano “Roberto”.

Con il suo coraggio e la sua serietà conquisa la stima e la fiducia dei Compagni che lo eleggono Vice Comandante del 1° Distaccamento dislocato alla Cascina Nuova, posta tra i caposaldi delle Capanne e del Monte Tobbio.

Scende spesso dai monti per eseguire pericolose missione di guerra ed è a Genova, il 1° Marzo 1944 con Buranello, ma, mentre questi viene catturato, Roberto ancora una volta si salva.

Ritornato in montagna, dirige ardite azioni contro i nazi-fascisti a Voltaggio e a Casaleggio.

Il giorno 4 Aprile 1944 è ancora in missione a Genova, ma, avuto sentore che si preparava un Rastrellameno contro la 3° Zona, raggiunge subito la montagna a condividere la sorte con i suoi Compagni.

E’ la vigilia della Pasqua del 1944, i tedeschi scatenano quella orribile repressione che rimarrà nella storia col nome di Massacro della Benedicta.

Roberto è catturato ed assieme ad altri 12 Compagni è fucilato presso la Villa Bagnara di Masone, il giorno 8 Aprile 1944.

GLORIA ETERNA A CHI HA IMMOLATO LA VITA PER LA LIBERTA’.

 

 

Genova, 6 Agosto 2018,

Giulia Conti & Virginia Caneva