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La precarietà fa sentire soli, insieme si combatte

La precarietà fa sentire soli, insieme si combatte

A gennaio 2016, presso lo sportello Infofuturo di S. Lorenzo si è presentata una lavoratrice  somministrata. Quest’ultima si è imbattuta da sola e per caso nello sportello. Con molta timidezza, quasi timore, ci ha raccontato la sua esperienza lavorativa, fatta di anni di contratti a termine, forte competizione sul posto di lavoro, senza supporto sindacale e ora, con l’ennesimo contratto in scadenza e un futuro fatto di disoccupazione. L’abbiamo accolta ascoltandola attentamente e spiegandole l’idea dello sportello, della sua funzione di supporto informativo per i lavoratori. Lo sportello vedeva la presenza dei volontari, ma anche di operatori esperti che ci affiancavano.

Dopo aver registrato i suoi dati, dopo averla informata dei suoi diritti e di come avrebbe potutto salvaguardare il suo posto di lavoro, ci siamo offerti di “seguirla” in questo percorso, supportandola con i mezzi messi a disposizione del progetto, rassicurandola che non l’avremmo mai lasciata sola. La lavoratrice ci ha ringraziato dicendo che dopo anni di lavoro precario per la prima volta non si è sentita sola. Siamo ancora in contatto con lei, supportandola come possiamo.

Quell’episodio mi ha segnato perchè mi ha messo davanti alla realtà di quanto può essere drammatica la precarietà, dell’insufficienza di alcuni strumenti tradizionali, e di converso dell’utilità del progetto, lasciandomi la certezza che questo tipo di progetti siano davvero efficaci per combattere la precarietà e la condizione di solitudine in cui questa può relegarti.