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Educazione Ambientale “in miniatura”

Educazione Ambientale “in miniatura”

Nell’ambito del nostro progetto “Ambienteinforma”con Legambiente Lazio, io ed i miei compagni del servizio civile, abbiamo vissuto tante esperienze nuove, tra cui quella di fare Educazione Ambientale ai bambini degli asili del IV Municipio di Roma nel mese di Dicembre nell’iniziativa “Far crescere il municipio a scuola”.

E’ stato un lavoro intenso, tutte le mattina siamo stati in differenti scuole di Roma, anche molto periferiche e in tutti gli istituti abbiamo fatto due incontri: un primo in cui spiegavamo ai bambini dai 2 ai 5 anni come crescevano gli alberi e per quale motivo sono così importanti e un secondo dove piantavamo nel loro giardino, previo accordi
con le maestre, insieme ai bambini degli alberelli. Era spiazzante la semplicità con cui si incuriosivano e ci facevano domande circa il ciclo di vita degli alberi, ci chiedevano di cosa si nutrissero e come facevano a respirare. Devo ammettere che non era sempre facile rispondere in modo semplice e comprensibile per loro, ma erano sempre attenti e interessati ad apprendere. Nei primi incontri per approcciare con loro ci presentavamo avendo cura di renderli partecipi, leggendogli una fiaba ecologica e poi chiedevamo loro di disegnare un fiore, il fiore che avrebbero voluto crescesse dalle piantine che gli avremmo fatto piantare. Finito il disegno mettevamo a tutti i guanti e poi li aiutavamo a piantare i semi, utilizzando i vasetti compostabili: gli facevamo prendere una manciata di terra, poi mettere i semi e dopo gli facevamo mettere la “copertina”.
Alla fine della semina gli spiegavamo le cure che avrebbero dovuto dare alle piante per farle crescere, annaffiandole, mettendole in un posto dove potessero prendere il sole e cambiando il vaso quando sarebbero diventate più grandi.
Nel secondo incontro con le scuole i bambini ci rincontravano e si ricordavano il nostro nome, già avevano confidenza con noi e sapevano che gli avremmo spiegato altre cose interessanti, abbiamo detto loro che avremmo regalato alla scuola una compostiera dove poi loro avrebbero potuto mettere tutti i rifiuti organici per renderli terra fertile, ovvero compost. Loro ascoltavano come avremmo piantato insieme gli alberelli nel giardino della loro scuola aiutandoli con palette, rastrello e compost, il “cibo” da dare alla pianta per farla crescere bene e forte.

Anche se ci siamo dovuti svegliare la mattina molto presto, prendere 4 autobus per arrivare ogni giorno in una scuola differente e sempre più lontana, i nostri sforzi sono stati ripagati da un inaspettato e piacevole interesse da parte dei bambini. E’ un’esperienza che rifarei altre 1000 volte.