“Io voglio iscrivermi all’università e trovarmi un lavoro part time per pagarmi gli studi” dice Francesca. “Io invece continuerò a collaborare con l’associazione in veste di volontaria attiva e mi iscriverò anche a un corso di formazione”. Ci dice Alice. “Io ho trovato lavoro in una cooperativa sociale” racconta Licia. Anche Tito da oggi ha un lavoro, “Sicuro per sei mesi” ci dice “poi si vedrà”.
Questi alcuni dei propositi dei nostri volontari del progetto “Creare Socialità” che si è concluso ieri 15 marzo 2016. E la nostra esperienza di servizio civile nell’ambito del programma europeo Garanzia Giovani termina qui, nella stessa stanza dove è cominciata, ormai un anno fa. Si conclude con brindisi, un abbraccio e una bella mangiata insieme, dove ognuno ha portato qualcosa, insalate, crepes, salumi, pizze, torte, vino.
Al netto delle complicazioni burocratiche, dei ritardi, delle contraddizioni, delle mancanze proprie di questa prima sperimentazione servizio civile/garanzia giovani, siamo contenti e soddisfatti di questa nostra esperienza, consapevoli che è solo grazie alla tenacia, alla pazienza e al lavoro di volontari, referenti delle associazioni, formatori e operatori del servizio civile che il progetto si è poi concretamente realizzato.
Ma non chiamateli NEET, perché non si tratta di giovani che si autoescludono dal lavoro e dalla formazione, piuttosto è più banalmente la ricerca di opportunità utili a dare il proprio contributo attivo e a sentirsi protagonisti che li ha spinti prima a cercare il servizio civile e ora a continuare in forme diverse il loro percorso (volontariato, lavoro, istruzione).
In bocca al lupo e grazie!
ASC Roma