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Colloqui di selezione: Protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus Covid-19

Colloqui di selezione: Protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus Covid-19

Con riferimento all’emergenza pandemica, le misure di seguito riportate si rifanno alle disposizioni contenute nel “Protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 10, lettera z), del D.P.C.M. 14 gennaio 2021”, adottato dal Dipartimento della funzione pubblica il 3 febbraio 2021, che si allega per opportuna informazione. Tali disposizioni si applicano al contesto del servizio civile in quanto, come è noto, il procedimento di selezione degli aspiranti operatori volontari è assimilato ad una procedura concorsuale pubblica.

Misure organizzative e igienico-sanitarie per i colloqui “in presenza”

I candidati dovranno:

  1. presentarsi da soli e senza alcun tipo di bagaglio (salvo situazioni eccezionali, da documentare);
  2. non presentarsi presso la sede concorsuale se affetti da uno o più dei seguenti sintomi:
    • temperatura superiore a 37,5°C e brividi;
    • tosse di recente comparsa;
    • difficoltà respiratoria;
    • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia) e mal di gola;
  3. non presentarsi presso la sede di svolgimento dei colloqui se sottoposti alla misura della quarantena o isolamento domiciliare fiduciario e/o al divieto di allontanamento dalla propria dimora/abitazione come misura di prevenzione della diffusione del contagio da COVID-19;
  4. presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove;
  5. indossare obbligatoriamente, dal momento dell’accesso alla sede di svolgimento dei colloqui sino all’uscita, la mascherina di protezione delle vie respiratorie che il candidato dovrà procurarsi autonomamente.

Gli obblighi di cui ai numeri 2 e 3 devono essere oggetto di un’apposita autodichiarazione che il candidato deve produrre, ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, sotto la propria responsabilità e consapevole di quanto disposto dall’art. 76 dello stesso DPR e delle conseguenze di natura penale in caso di dichiarazioni mendaci, e deve consegnare al personale addetto alla sua identificazione. (Qui un modello)

Qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse essere soddisfatta, ovvero in caso di rifiuto a produrre l’autodichiarazione, dovrà essere inibito l’ingresso del candidato nell’area di svolgimento della prova orale.

In ogni caso, qualora un candidato, al momento dell’ingresso nell’area adibita a colloquio presenti, alla misurazione da parte del personale addetto (da effettuare con termometro manuale che permetta la misurazione automatica), una temperatura superiore ai 37,5°C o altra sintomatologia riconducibile al Covid-19, deve essere invitato a ritornare al proprio domicilio.

I candidati si presenteranno nella sede di svolgimento del colloquio secondo il calendario preventivamente comunicatogli, avendo cura di rispettare la scansione oraria predefinita, quale strumento organizzativo utile a prevenire ogni possibilità di assembramento.

Anche gli addetti all’organizzazione e alla identificazione degli aspiranti volontari, nonché i membri della Commissione, devono essere muniti di apposite mascherine di protezione.

Gli enti garantiscono il rispetto del “criterio di distanza droplet” di almeno 1 metro, aumentato di un altro metro nell’aula concorso, tra i candidati e tra i candidati e il personale dell’organizzazione/vigilanza e le commissioni esaminatrici in ogni fase della procedura concorsuale.

L’ente, anche mediante apposita cartellonistica affissa nell’area concorsuale, raccomanda ai candidati la moderazione vocale, evitando volumi alti e toni concitati al fine di ridurre l’effetto “droplet”.

Il locale in cui si svolge la selezione, deve essere sufficientemente ampio per garantire il distanziamento adeguato tra candidato e Commissione e tra costoro e gli eventuali uditori che dovranno essere in numero limitato ed adeguato a garantire il necessario distanziamento.

In tutta l’area concorsuale, particolarmente nelle aree antistanti l’aula concorsuale e i servizi igienici, devono essere resi disponibili, in numero adeguato, dispenser con soluzione idroalcolica per le mani e cartelli con le istruzioni per il corretto lavaggio delle mani.

I locali adibiti all’espletamento della prova orale devono essere ampi e areati; saranno oggetto di frequente ricambio d’aria, in particolare quando si avvicendano i candidati, mediante apertura di finestre al fine di favorire l’aerazione naturale dell’ambiente.

I suddetti locali devono essere oggetto di pulizia e igienizzazione al termine di ogni sessione orale da parte del personale addetto, ponendo particolare attenzione alle superfici più toccate e agli arredi impiegati durante la prova, quali, ad esempio, sedie e tavoli. I servizi igienici dovranno essere costantemente presidiati e costantemente puliti e sanificati.

L’accesso dei candidati dovrà essere limitato dal personale addetto, al fine di evitare sovraffollamenti all’interno dei suddetti locali.