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CONTAMIN-AZIONI DICEMBRE 2021 • LE NEWS DI ASC FVG

CONTAMIN-AZIONI DICEMBRE 2021 • LE NEWS DI ASC FVG

Questo mese anticipiamo l’invio di Contamin-Azioni per dare informazione dell’uscita del tanto atteso Bando per la selezione di operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale. Tutte le informazioni sono illustrate nelle pagine interne. 


Il 15 dicembre 2021 è stata una data storica: la giornata nazionale del Servizio Civile e dell’Obiezione di Coscienza.

Dall’obiezione di coscienza si è passati al Servizio Civile Nazionale su base volontaria nel 2001, anno in cui questa possibilità viene data, finalmente, anche alle donne. Nel 2017 il Servizio Civile cresce ancora e si trasforma in Universale (SCU), con l’obiettivo di diventare un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano viverla.

Un giorno di festa ma anche un momento per riflettere sul finanziamento ai progetti che costituiscono questa esperienza.

Il Bando appena uscito infatti stanzia fondi e risorse per sole 54.181 posizioni a fronte di 76.639 posizioni valutate positivamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale.

Ci sono 22mila posti mancanti e nei giorni scorsi la Conferenza degli enti di servizio civile (Cnesc), CSVnet, Forum nazionale Servizio Civile e Forum nazionale del Terzo settore hanno lanciato l’allarme e chiesto alla Ministra Dadone di attingere ulteriori risorse dai fondi residui per attivare altre opportunità e rivedere quindi anche le tempistiche del bando appena uscito.

L’allargamento numerico permetterebbe anche l’ampliamento qualitativo, perchè più persone con disabilità, più persone con povertà materiali e culturali, più persone straniere residenti nel nostro Paese sarebbero inseriti nel circuito del servizio civile.

Nella stessa giornata si è tenuta l’Assemblea annuale della Cnesc, con i sui 29 enti (tra cui Arci Servizio Civile) che rappresentano 6.793 organizzazioni locali dove si è fatto il punto sul proprio modo di attuare il servizio civile, una esperienza finalizzata a generare il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni ambientali, l’ampliamento delle opportunità di educazione e di formazione, la tutela dei beni del nostro Paese concorrendo così in modo civile e non armato alla difesa della Patria.

Nell’occasione è stato messo in programma il 15 dicembre 2022 dove si celebreranno i 50 anni di Servizio Civile in Italia e la Cnesc ha in studio una nutrita serie di appuntamenti ed eventi sul territorio tutti tesi a narrare la realtà del servizio civile per meglio comprenderne valori e risultati. Tra le principali iniziative, un Seminario pubblico sulla formazione dei giovani che svolgono il servizio civile ed uno sull’attuazione del SCU con la partecipazione di numerosi parlamentari, la presentazione del XX Rapporto Annuale della Cnesc, il Festival del Servizio civile e un Convegno internazionale. Numerose saranno anche le iniziative a livello locale.

SERVIZIO CIVILE: TRE NUOVE SFIDE PER LA MINISTRA DADONE

Riprendiamo una nota di Licio Palazzini, Presidente Nazionale di Arci Servizio Civile e del Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) tratta da Vita.it del 3 dicembre 1021 sullo stato in essere del servizio civile:

Col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possiamo finalmente rendere il servizio civile universale, davvero universale. Ovvero aperto a tutti i ragazzi (di entrambi i sessi, italiani, cittadini UE e stranieri residenti) fra i 18 e i 28 anni che ne fanno richiesta. Sembra un controsenso, visto il nome dell’istituto, ma ad oggi non è così.

Questa bella istituzione italiana ha sostenuto nel corso dei decenni passati la crescita di impatto sociale ed economico del Terzo Settore, inclusa l’alimentazione e il rinnovamento dei volontari. In particolare dal marzo dello scorso anno ha contribuito, in modo spesso determinante, a dare continuità nei territori alle attività delle organizzazioni e ha permesso loro di adeguarsi velocemente ai nuovi bisogni. La presenza quotidiana di migliaia di operatori volontari è stata un esempio di impegno civico e di difesa civile delle comunità dal virus, dimostrando che i giovani sono disponibili a impegnarsi quando ci sono organizzazioni che propongono loro attività motivanti. Adesso con il Pnrr si tratta di uscire dalla fase sanitaria della pandemia con assetti sociali, economici, culturali, istituzionali che ci preparino ad affrontare le tre transizioni (sociale, ecologica, digitale) da cui dipende il futuro del Pianeta.

La piena valorizzazione dell’impianto della riforma del Terzo settore e del servizio civile datata 2016 può incrementare l’effetto positivo che già oggi le centinaia di programmi e progetti in cui sono impegnati i giovani generano nelle politiche di cura delle persone, dell’ambiente, del territorio, dei beni culturali, di promozione culturale e di educazione all’impegno civico, di sostegno alla cooperazione allo sviluppo. Nello stesso tempo le spinte alla costruzione del futuro giusto e umano con le transizioni ecologica, digitale, sociale introducono una spinta all’innovazione e all’ampliamento dei settori di intervento, come alla innovazione di pratiche organizzative a volte ingessate e burocratiche, generate dalla normativa pubblica di settore.

A fronte di queste opportunità, nel concreto, quali sono le condizioni che possono rendere possibile questo successo?

Ci sono tre specifiche responsabilità politiche del Governo e della ministra delegata Fabiana Dadone.
1. Attualizzare le finalità del Servizio civile universale (pace e partecipazione) in una società scossa da tensioni che sempre più spesso attivano modalità violente di affrontare e risolvere i conflitti, in cui le diseguaglianze e le esclusioni di interi settori e territori richiedono più che mai un SCU che educa i giovani alla azione pacifica e concreta.

2. Allargare la platea della popolazione giovanile coinvolta. Nel 2022-2023 si prevedono finanziamenti per 55mila posizioni all’anno. Nel 2021 furono 125.286 le domande. L’allargamento numerico permette anche allargamenti qualitativi: più persone con disabilità, più persone con povertà materiali e culturali, più persone straniere residenti nel nostro Paese inseriti nel circuito del servizio civile.

3. Garantire una governance inclusiva degli attori interni al sistema (dipartimento, enti accreditati, rappresentanza degli operatori volontari, regioni e province autonome) e coinvolgere nuovi soggetti sociali. Dal 1998 la governance inclusiva è stata il segreto che ha permesso, con un organico pubblico centrale di poche decine di persone, di governare efficacemente migliaia di organizzazioni nel territorio e impegnare centinaia di migliaia di giovani. Ora però un Dipartimento adeguato alla prospettiva del Servizio civile universale, sia per numeri che per qualità dell’organico è più che mai necessario.

Al momento su nessuna di queste tre condizioni abbiamo risposte positive e questo è un bel problema da superare, se non vogliamo gettare alle ortiche un istituto che ci invidiano in buona parte d’Europa.

Ci sono poi altre tre sfide che riguardano le organizzazioni del Terzo Settore che animano il Servizio civile universale.

1.Inserire i programmi e i progetti di Scu nell’alveo della coprogrammazione e coprogettazione richiesta dall’art. 55 del codice del Terzo settore. Questo significherebbe aumentare la consapevolezza politica della posta in gioco.

2.Accogliere la sfida del dialogo con i giovani, le loro energie, idee, modalità di partecipazione con l’autorevolezza di chiedere loro impegno costante, disponibilità per contribuire insieme al superamento dell’attuale esclusione economica e politica dei giovani, utilizzando il PNRR per una sostanziale redistribuzione a loro vantaggio del potere e delle opportunità.

3.Rendere riconoscibile e sostenibile il contributo degli enti. Ad oggi, al di là dell’assegno mensile per i giovani, tutte le altre spese (promozione, selezione dei volontari, loro impiego, formazione, monitoraggio, reportistica) sono a carico degli enti. Il Pnrr impone non solo di continuare a svolgere a dovere queste funzioni ma anche la valorizzazione delle competenze e la misurazione dell’impatto dei progetti. Occorre urgentemente affrontare il nodo di chi si faccia carico di queste funzioni.

BANDO DI SELEZIONE PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

È stato pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale i bandi per la selezione di giovani tra i 18 ed i 28 anni interessati all’esperienza del Servizio Civile Universale.
Arci Servizio Civile Aps nel Friuli Venezia ha visto approvati 4 programmi con 13 progetti per 58 giovani in ambito educazione promozione culturale; sostegno alle comunità italiane all’estero; sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale e di rafforzamento della coesione sociale. Il Servizio Civile Universale dura 12 mesi con un monte ore annuale di 1145 ore articolato su base settimanale (25 ore), prevede una formazione generale obbligatoria di 32 ore in aula + 10 ore di Formazione a Distanza (FAD), una formazione specifica obbligatoria di 71 ore ed è previsto un riconoscimento economico mensile di 444,30 euro.

Sul sito https://scn.arciserviziocivile.it/ è possibile consultare tutti i progetti e tutte le informazioni dettagliate su come fare la domanda esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone.

Il termine per presentare la domanda scade alle ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio 2022.

Per favorire il più possibile l’accessibilità dei giovani a questa opportunità la sede regionale di Arci Servizio Civile, in via Fabio Severo 31 a Trieste, sarà aperta ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00 con personale competente e postazioni informatiche per formulare e presentare la domanda.  Rimarrà chiusa da venerdì 24 a domenica 26 dicembre 2021 e da venerdì 31 dicembre 2021 a domenica 2 gennaio 2022. Di seguito i progetti e le loro sedi di attività.

I nostri progetti di Servizio Civile Universale all’estero

Progettiamo l’Europa (UI – Unione Italiana)

4 posti Capodistria (Slovenia)

L’obiettivo del progetto è di aumentare il coinvolgimento e la percezione della presenza storica e autoctona della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, in particolare tra i giovani, incrementando l’offerta culturale e promuovendo l’attivazione degli abitanti e la loro partecipazione alla vita di comunità in favore di iniziative multiculturali.

Le biblioteche italiane nelle città di Fiume (UI – Unione Italiana)

4 posti Fiume (Croazia) L’obiettivo del progetto è quello di aumentare il coinvolgimento degli alunni, degli studenti e degli appartenenti alla Comunità degli Italiani a Fiume nella vita delle biblioteche italiane della città e migliorare l’organizzazione e la conservazione dei testi in essi presenti per aumentare la capacità delle biblioteche d’intercettare le fasce di destinatari che hanno difficoltà o resistenza a utilizzarne gli utilizzi.

I nostri progetti di Servizio Civile Universale in Italia

 Rigeneriamo la comunità (Arci, Uisp, Radio Onde Furlane)

3 posti Arci Udine, 1 posto Arci Montereale (Pordenone), 1 posto Arci Trieste, 1 posto Uisp FVG (Udine), 1 posto Uisp Pordenone, 1 posto Uisp Gorizia, 1 posto Uisp Trieste, 1 posto Radio Onde Furlane (Udine)

Il progetto si propone di costruire percorsi di rigenerazione urbana e “umana” (seguendo i filoni delle attività di promozione culturale e del benessere psico-fisico attraverso strumenti informali dell’animazione), con il fine di rinnovare i legami intergenerazionali dei luoghi toccati dal progetto, partendo dallo sviluppo di una rete stabile e duratura tra associazioni ed altri enti strettamente radicati sul territorio regionale e il dialogo stretto tra piccole e grandi comunità regionali.

EduchiAmo (Casa internazionale delle donne)

4 posti Trieste

Il progetto si pone l’obiettivo di costruire dei percorsi di cittadinanza attiva per donne immigrate e offrire loro percorsi di partecipazione e inclusione culturale e sociale al fine di supportarle nel loro percorso di integrazione.

Muggia in azione (Comune di Muggia)

4 posti

Il Comune di Muggia attraverso il progetto “Muggia in azione” intende costruire un sistema di servizi integrati (di promozione, comunicazione e diffusione culturale e di respiro educativo) che si rivolga alla fascia di giovani dai 16 ai 35 anni in cerca di orientamento, di servizi di promozione culturale e civica e di spazi e di aggregazione giovanile su misura e volti al benessere della comunità.

Help l’Ambulatorio per tutti (Donk Humanitarian Medicine)

4 posti Trieste

Il progetto intende promuovere il diritto alla salute e all’inclusione sociale attraverso le attività di supporto socio-sanitario volte al miglioramento delle condizioni sanitarie, economiche e sociali delle persone ritenute “fragili”.

Fuori casa. Percorsi di autonomia per il futuro (CEST)

5 posti Trieste (1 gmo – care leavers)

Il progetto si propone di individuare percorsi di autonomia diversi da quelli tradizionali al fine di favorire i percorsi in integrazione e di inserimento positivo nella comunità territoriale per persone con disabilità.

AndiamOltre (Oltre quella Sedia)

8 posti Trieste (2 gmo – disabilità)

Il progetto si propone di ampliare il supporto offerto alle persone con disabilità intellettiva medio-lieve in età scolare e le possibilità di inclusione sociale, al di là dell’approccio assistenzialistico e generalizzato.

Famigliarizzare (ICS)

4 posti Trieste

Il progetto ha l’obiettivo di costruire percorsi di sostegno, partecipazione e di inclusione delle famiglie di richiedenti asilo e rifugiati con figli minori ospiti dei progetti di accoglienza gestiti da ICS, per sostenerle e affiancarle nel loro percorso di integrazione.

Abbracciamo il cambiamento (Fondazione Luchetta Hota D’Angelo Hrovatin)

4 posti Trieste

Il progetto intende attuare una serie di iniziative integrate che mirano a contrastare l’esclusione sociale di soggetti a rischio di fragilità, in particolare minori, attraverso un approccio incentrato sui bisogni dei singoli con una visione aggregativa e partecipativa di comunità.

Al centro della città 2022 (ITIS)

5 posti Trieste (1 gmo – difficoltà economiche)

L’obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità della vita degli anziani non autosufficienti, affiancando ai quotidiani servizi di assistenza e conforto, un’insieme di attività atte a coinvolgere gli anziani come parte attiva della cittadinanza in processi concreti di benessere e integrazione.

Amico 2022 – Creare valore sociale (Coop Amico)

7 posti Trieste (2 gmo – difficoltà economiche)

Attraverso il progetto si vuole aumentare il valore sociale e la qualità della sperimentazione della domiciliarità innovativa che consiste nella libertà di vivere in casa propria.

Servizio Civile Digitale – Ponti digitali per reti sociali (Arci Servizio Civile FVG)

1 posto Trieste

L’obiettivo del progetto, che si raggiungerà grazie al coinvolgimento degli Operatori Volontari in SCU e di tutti gli enti partecipanti, è migliorare l’apprendimento e le competenze digitali, in particolare per quanto riguarda le fasce più deboli della società, attraverso uno sviluppo e un ampliamento delle loro competenze digitali per promuovere un’azione di crescita sociale e inclusiva e per favorire la rotta verso la transizione verde e digitale.

LE ASSEMBLEE DI ARCI SERVIZIO CIVILE

Si è tenuta giovedì 2 Dicembre l’Assemblea Nazionale di Arci Servizio Civile.  Il primo tema dibattuto ha riguardato le crescenti preoccupazioni sull’indirizzo politico che la delegata del Governo sta dando al Servizio Civile Universale (priorità alle politiche di occupabilità dei giovani, mancata attuazione delle finalità di concorso alla difesa civile non armata). reoccupazioni alle quali la narrazione continua, nazionale e territoriale, del nostro modo di fare servizio civile è la risposta più adeguata, assieme alla costruzione di ulteriori alleanze a livello nazionale e locale. Il programma di lavoro del 2022 e il conseguente bilancio preventivo sono stati il tema centrale dell’Assemblea. La proposta dell’Esecutivo aveva tre obiettivi: 1. Dotarsi di un programma di attività coerente con le indicazioni del 17° Congresso Nazionale con in particolare due progetti: – 50 anni di SC in ASC Aps – La valorizzazione delle competenze degli operatori volontari 2. Sostenere la rete associativa delle articolazioni territoriali colpita dalla persistenza della pandemia e dentro le sfide della riforma del Terzo Settore e della attuazione del SCU. 3. Consolidare il ruolo del nazionale.  L’ Assemblea ha votato all’unanimità il bilancio 2022 e inoltre, a compimento di un percorso iniziato a Luglio e che ha coinvolto anche le articolazioni territoriali, ha votato il nuovo Regolamento Associativo Interno, dotando l’Associazione Nazionale e la nostra rete dello strumento complementare allo Statuto. Infine l’Assemblea ha esaminato i passi necessari per il prossimo bando giovani, anche se le graduatorie definitive e il decreto di finanziamento sono stati resi noti dal Dipartimento in tempi che non ne hanno reso possibile un approfondimento in sede di riunione. E’ stato anche esaminato il percorso che ci porterà al deposito dei nuovi programmi e progetti.
Lunedì 13 dicembre si è tenuta invece l’Assemblea di Arci Servizio Civile Friuli Venezia Giulia. Erano presenti 13 componenti l’Assemblea, 1 componente del Collegio Revisori, 1 del Collegio dei Garanti, 1 dell’Esecutivo, 1 di MaiDireMai e 4 componenti della Consulta dei volontari del servizio civile solidale appena costituita. Dopo un caldo benvenuto ai giovani componenti della Consulta che è nata il 9 ottobre 2014 successivamente ad una esperienza di 2 giovani volontarie a Sarajevo e a Tuzla, in Bosnia, l’assemblea è proseguita con un reintegro dovuto alle dimissioni di un componente per un trasferimento fuori regione per motivi di studio e un aggiornamento del regolamento dell’Assemblea. L’Assemblea ha ricevuto informazioni sull’Esecutivo che dovrà necessariamente subire prossimamente un turnover e sull’incontro dei Presidenti dei territoriali di ASC in Friuli Venezia Giulia dove sono emerse problematiche ed esigenze. Si è proseguito sulla analisi delle alleanze in corso con il Forum Terzo Settore e con il CSV, entrambi in periodo di rinnovo organi sociali, e sul bando SCU ordinario e digitale in uscita che ci porterà ad avere 57 posizioni in 12 progetti in 18 associazioni/enti territorialmente così suddivisi: Pordenone 2, Udine 5, Gorizia 1, Trieste 41 più 8 all’Estero (4 Capodistria e 4 Fiume).  Di questi 57 posti 7 saranno riservati a giovani con minori opportunità (2 con disabilità, 4 con difficoltà economiche e 1 per i care leavers). Viene auspicato, come successo l’altr’anno, uno scorrimento della graduatoria dei programmi grazie ad una rimanenza dei fondi del Bando 2020 che ci permetterebbe di avere ulteriori posizioni in aree/attività che altrimenti rimarrebbero sguarnite (es. Amministrazioni comunali, ambiente, Anpi, montagna, …). Passando alla Programmazione SCU 2022 l’Assemblea viene informata che si sta lavorando per la stesura di 5 programmi per 28 progetti con 135 operatori volontari con questa distribuzione territoriale: Pordenone 15, Trieste 80, Gorizia 6, Udine 26 e 8 all’Estero (Fiume 4 e Capodistria 4). L’ Assemblea successivamente delibera all’unanimità la ridefinizione sulla partecipazione economica per le risorse costituenti il “Fondo sostegno SCU e Servizio Civile Solidale”. Infine vengono relazionate tutte le attività in corso nei progetti finanziati nell’ambito del Terzo Settore che hanno ricevuto una proroga di realizzazione al 28 febbraio 2022 dando una particolare attenzione all’evento “Gorizia – Nova Gorica Capitale Europea della cultura 2025”.

CAMBIAVENTI

Dopo il laboratorio partecipativo sul clima che cambia, promosso dal Museo della Bora con la collaborazione di MaiDireMai-NikoliRečiNikoli, mercoledì 15 dicembre nella sede si è tenuto un proficuo pomeriggio di lavoro. Con i giovani volontari di Arci Servizio Civile sono stati preparati qualche memo per il futuro… e i loro inviti entreranno nel libro partecipato “Cambiaventi – L’emergenza climatica e noi”. Se volete segnalare buone pratiche siete ancora in tempo per contribuire!
Info: cambiaventi.museobora.org

CES/ESC – Corpo Europeo di Solidarietà/European Solidarity Corpo

Prosegue l’esperienza di volontariato in ambito europeo ad Amsterdam di Davide con l’associazione Windseeker grazie ad Arci Servizio Civile, accreditata presso l’Agenzia Nazionale per i Giovani. Di seguito il suo report mensile arricchito da alcune foto:

“Qui ad Amsterdam procede tutto molto bene, piano piano sto imparando sempre più sulle attività da svolgere autonomamente e riesco a gestire sempre meglio il tempo. Purtroppo le restrizioni da covid non permettono di avere eccessivi divertimenti in città, tuttavia questa settimana abbiamo deciso di organizzare una cena in casa tra noi coinquilini per festeggiare Sinterklass (equivalente di San Nicola, a quanto ho capito), e mi sono auto assegnato il compito di cucinare per tutti, 7 persone, ovviamente dando un twist olandese alle preparazioni italiane che volevo fare come il tiramisù allo speculaas (mix di spezie natalizie). Si sta anche iniziando a creare una piccola rete di contatti con altri volontari ESC nei Paesi Bassi, e dato che il paese è abbastanza piccolo, avremo sicuramente la possibilità di farci visita non appena le città avranno nuovamente qualcosa da offrire.” – Davide Clemente

IN BREVE

Cinquanta premi Nobel, tra i quali Steven Chu e Carlo Rubbia, hanno firmato un appello rivolto a tutti i governi del mondo che chiede di negoziare una riduzione equilibrata della spesa militare globale. Questa riduzione potrebbe liberare enormi risorse – un grande “dividendo globale per la pace” – da utilizzare per affrontare i gravi problemi dell’umanità: pandemie, riscaldamento globale, povertà estrema. Il Dalai Lama ha espresso il suo sostegno per la proposta. Tra i firmatari anche Giorgio Parisi e Olga Tokarczuk, oltre agli italiani Annibale Mottana, presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze, e Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia dei Lincei. “La spesa militare mondiale è raddoppiata dal 2000. Si avvicina a 2 trilioni di dollari USA all’anno, ed è in aumento in tutte le regioni del mondo”, sostengono i Nobel. “I singoli governi sono sotto pressione per aumentare le spese militari perché gli altri lo fanno. Il meccanismo di feedback sostiene una corsa agli armamenti a spirale: un colossale spreco di risorse che potrebbero essere utilizzate molto più saggiamente. Le passate corse agli armamenti hanno spesso avuto lo stesso risultato: conflitti mortali e devastanti”. “Abbiamo una semplice proposta per l’umanità: i governi di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite negozino una riduzione comune delle loro spese militari del 2% ogni anno, per cinque anni – scrivono ancora i premi Nobel -. La logica della proposta è semplice: le nazioni avversarie riducono le spese militari, quindi la sicurezza di ogni paese è aumentata, mentre deterrenza e equilibrio sono preservati. Proponiamo che metà delle risorse liberate da questo accordo siano destinate a un fondo globale, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per affrontare i gravi problemi comuni dell’umanità: pandemie, cambiamenti climatici e povertà estrema. L’altra metà resti a disposizione dei singoli governi”.  “L’umanità affronta rischi gravi che possono essere affrontati solo attraverso la cooperazione. Collaboriamo, invece di farci guerra”, concludono i Nobel. L’appello si può leggere e firmare sul sito dell’iniziativa all’indirizzo https://peace-dividend.org
Nel decreto Fiscale approvato in via definitiva alla Camera dei Deputati è stata inserita una norma in base alla quale anche le attività svolte da enti non profit che non svolgono attività commerciale, saranno sottoposte al regime IVA dal 1° gennaio 2022. Questo significa per migliaia di enti l’obbligo di apertura della partita Iva sopportando i costi di tenuta della contabilità, ulteriori oneri e adempimenti burocratici. In questi giorni si sono levate le proteste di tutte le associazioni che sono già in grave affanno per gli effetti subiti dalla crisi pandemica. Molti esponenti politici di tutti gli schieramenti hanno assicurato il loro impegno per far ritirare questa norma irragionevolmente vessatoria. Ci auguriamo che alle parole seguano i fatti: esiste la possibilità di riparare a questo errore nella legge di bilancio ora in discussione. Ci sono più ragioni per cancellare questa disposizione perché oltre ad arrecare un ingiusto danno alle associazioni, soprattutto a quelle più piccole, senza peraltro alcun vantaggio per il bilancio dello Stato, non è raccordata con la legislazione fiscale del Terzo settore oggi in vigore. Inoltre, arriva proprio mentre sono in corso gli adempimenti per le iscrizioni al Registro unico nazionale del Terzo settore.
Con il mese di dicembre, esce la prima puntata di MAIDIREPODCAST, il podcast di Arci Servizio Civile (link all’articolo), reso possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – Codice del Terzo Settore – Fondi 2019 per il progetto “Work Station – Giovani cittadini in azione”.
Ascoltalo ora

GLI APPUNTAMENTI DI GENNAIO 2022

martedì 11 ore 15.30:  incontro volontari servizio civile solidale (ASC Trieste);
sabato 14 ore 10.00-16.00: “Da zero a videomaker: corso pratico teorico sulla produzione di contenuti audiovisivi (Fattoria Didattica “Asino Berto” – Ceroglie / Trieste);
mercoledì 19 ore 16.00: Riunione delle ASC Regionali (on line).
Gli uffici ASC del Friuli Venezia Giulia nel mese di gennaio 2022 saranno aperti ogni giorno, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 17.00. Durante le festività gli uffici rimarranno chiusi da venerdì 24 dicembre 2021 a domenica 2 gennaio 2022.   Trieste, 18 Dicembre 2021