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Conclusione Contamin-azioni       di ASC Trieste

Conclusione Contamin-azioni       di ASC Trieste

Storie d’altri tempi, ma anche dei giorni nostri, il cui epilogo è ancora in attesa di essere scritto. “Antimilitarismo oggi, conoscere per comprendere, comprendere per agire” nasceva dalla volontà di mettere assieme realtà distanti, nel tempo e nello spazio, legate da un comune agire contro la guerra e tutte le sue ricadute, soprattutto in quei luoghi e quei periodi che si percepiscono di “pace”. Perché la guerra – anche se cambia forme, nomi, luoghi – è ancora oggi una presenza diffusissima e ingombrante, anche quando facciamo finta di non vederla.
Nella cornice di BioEst 2017 si è svolto l’ultimo appuntamento di Contaminazioni, la rassegna di ARCI Servizio Civile Trieste che vede impegnati i giovani, nello spirito di cittadinanza attiva e partecipazione, sui temi del benessere sociale, dell’associazionismo, della pace e della solidarietà. A intervenire c’erano alcuni obiettori – Mirco Borsoi e Francesco Milanese – che ricostruirono le lotte contro le servitù militari in Friuli nel libro “Le lotte popolari nonviolente in Friuli” e due giovani esponenti del Movimento NoMuos – Fabio d’Alessandro e Elvira Cusa – che si battono oggi in Sicilia contro il sistema americano di telecomunicazioni MUOS, una delle infrastrutture militari più estese del territorio italiano.
Un incontro denso di aneddoti e temi: la nonviolenza, l’antimilitarismo, con le pratiche, le ragioni, le sfide, fino agli avvenimenti particolari di cui si nutrono le storie. Si trattava di mettere in luce le esperienze di varie comunità che, nel passato e nel presente, si sono attivate per resistere e opporsi alla militarizzazione dei territori attraverso le pratiche alternative capaci di mettere in crisi estesi sistema di potere: gli interessi, le resistenze, le inerzie su cui si costruiscono guerre e nuove corse agli armamenti. Un varco per capire anche il nostro presente: dalle servitù militari che ancora oggi insistono in molti dei nostri territori – solo il giorno prima, Festa della Repubblica, sfilava un grande corteo a Cagliari, contro le pervasive servitù militari della Sardegna -, fino alle nuove guerre, quelle dei droni radiocomandati dai sistemi come quello del Muos.
Attraverso il focus sull’antimilitarismo, è stato possibile gettare uno sguardo inedito sulla direzione di sviluppo delle nostre società, mostrando le strategie che le attraversano in superificie e in profondità, e quelle pratiche quotidiane che ci indicano nuovi orientamenti. Come quella del Servizio Civile, erede dell’obiezione di coscienza e grande strumento di intervento sociale (nonviolento per eccellenza), teso a sviluppare la pace e la giustizia attraverso l’attività quotidiana di migliaia di giovani. Sono stati proprio i volontari di Servizio Civile Nazionale e Solidale di ARCI Servizio Civile del Friuli Venezia Giulia, impegnati in un nuovo momento di formazione alla pace, i primi protagonisti dell’incontro che li ha visti confrontarsi con le testimonianze e gli esempi concreti dell’antimilitarismo del presente e del passato.