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Alpi Giulie Cinema 2017 a Trieste

Alpi Giulie Cinema 2017 a Trieste

Sarà una prima nazionale assoluta ad aprire a Trieste la XXVII edizione della Rassegna Internazionale di Cinema di Montagna “Alpi Giulie Cinema” organizzata da Monte Analogo, in collaborazione con ARCI Servizio Civile.
Edizione parzialmente rinnovata in quanto la programmazione è stata tutta accorpata in febbraio (Teatro Miela) e marzo (BarLibreria Knulp). Sette giornate, 18 produzioni (Italia, Polonia, USA, Austria, Francia, Romania, Turchia, Germania, Svizzera, Marocco, Australia), vari ospiti, 2 premi (Scabiosa Trenta e Hells Bells) è in sintesi la straordinaria e originale offerta di emozioni proposta in questa edizione, come sempre con proiezioni sia pomeridiane che serali. La rassegna, come di consueto, farà tappa successivamente in varie località della regione e, novità, in Croazia e Slovenia.
I giornata
Si inizierà quindi martedì 7 febbraio alle ore 18.00 al teatro Miela con:
A LINE ACROSS THE SKY (USA – 40’): a lungo considerata impossibile, ma in realtà tentata solamente da pochissimi intrepidi, la traversata di tutte le creste maggiori del gruppo del Fitz Roy ha alimentato per decenni le fantasie degli scalatori diretti in Patagonia.
Lo strabiliante profilo del Cerro Fitz Roy e delle sei cime che lo affiancano si sviluppa per oltre sei chilometri e un dislivello di quasi quattromila metri, attraverso pareti ricoperte di ghiaccio e neve. Tommy Caldwell e Alex Honnold sono riusciti a compiere quest’impresa in un unico tentativo nel febbraio del 2014.
Seguirà THE WHITE MAZE (Austria – 48’): Matthias e Hauni, accompagnati dai loro cameramen Moritz Sonntag, Johannes Aitzetmüller e il fotografo Jonas Blum arrivano alla fine di Aprile nella Jacuzia (Siberia orientale) per scalare la montagna “Gora Pobeda”, conosciuta come una delle più difficili soprattutto perché si trova fuori portata da qualsiasi tracciato conosciuto e perché è uno dei territori più freddi al mondo con temperature che arrivano fino ai 60° gradi sotto lo zero.
Senza elicotteri o supporti di qualsiasi genere il team tenta e compie l’impresa “impossibile” giungendo in cima alla montagna portando con sé tutta l’attrezzatura necessaria a documentare la loro avventura.
Le proiezioni pomeridiane termineranno con METRONOMIC (Francia – 15’): nell’autunno del 2013 la squadra di stuntman dei Flying Frenchies si ritrova alle Gorges du Verdon per una intera settimana insieme con i danzatori dell’aria della Compagnie 9.81, il gruppo musicale dei Radio Monkey e con gli operatori della Baraka Films.

Dall’incontro di queste compagnie di acrobati e artisti è nato uno spettacolo irripetibile, una performance basata in larga parte sull’improvvisazione più spericolata, sul rischio e sulla sfida alle leggi della gravità.

Breva pausa e alle 20.30 arriva:

H-AMBIENT2 (Italia 46’): Alberto Peruffo “il più grande sperimentatore/provocatore culturale della montagna italiana”. Paolo Rumiz l’ha definito il Grande Artificiere. Altre volte, il Libraio Volante e Anima Partigiana.
Autore di molteplici operazioni divenute storiche come The Sad Smoky Mountains, le tristi montagne fumanti in difesa del Tibet, attivista di prima linea che usa e abusa dell’arte per fini politico-civili, pioniere dell’editoria digitale con Intraisass.it e del teatro multimediale, a 10 anni dalla sua ultima sperimentazione scenica (Ventimila piedi sopra il mare, Trento Film Festival 2006), Peruffo ritorna in scena con H-AMBIENT2 (46’), un concerto-video-performance che lui stesso ci presenta come un fatto artistico “imprevisto” dopo la sua ultima spedizione himalayana.
Così lo riassume: “Ho preso una macchina a vento, frammenti di musiche antiche e moderne, e montagne mai viste. Ho immaginato che andassero d’accordo, senza bisogno di raccontare alcunché. Ho perciò ucciso la narrazione per lasciare libero il sentimento, il pensiero, la visione di ciò che io e i miei compagni abbiamo vissuto, e che forse ognuno di noi, adulto/bambino, vive, quando si trova immerso in una magnifica esplorazione che non ti permette alcuna certezza. E meno che meno, alcuna salvezza”.
Di ritorno come capo spedizione da una delle più difficili e importanti spedizioni himalayane degli ultimi anni, ai piedi del lato sconosciuto del gigante Kanchenzonga, senza possibilità di contatti con il mondo esterno e di soccorso, dopo aver attraversato un’impenetrabile foresta ed esplorato 3 bacini glaciali, salito 7 colli e 7 cime vergini, prima impresa himalayana italiana a rientrare nella Big List del Piolet d’Or, grazie a una straordinaria squadra di alpinisti e all’abilità artistica del fotografo reatino Enrico Ferri, Peruffo ricompone l’ambiente estremo himalayano con gli ambienti artistici dell’arte comunemente intesa, classica e contemporanea.
Musica e arte visiva spariscono dietro a uno strumento “diabolico” (l’AKAI EWI 5000) e a immagini che sembrano quadri di un’esposizione astratta e invece sono radicale natura. Il tutto avviene con estrema semplicità, di fronte a una sfida complessa, per fare emergere il mantra che segna come un filo rosso tutta «l’impressionante qualità» (così Reinhold Messner ancora ai tempi di Intraisass) del suo lavoro: «le montagne sono i luoghi di resistenza del mondo».
Assolutamente da non perdere per l’imprevedibilità dell’autore e la coerenza di un percorso ventennale che fa scrivere a Wu Ming nel 2016: «se c’è un lavoro che fa emergere la dimensione di “invisibile ovunque” che ha oggi la guerra, è il lavoro di Alberto Peruffo». E per combattere coloro che alimentano le guerre, per trovare antidoti e anticorpi di civiltà, Alberto prende forza dalle montagne. Montagne di cui tuttavia egli sa riconoscere il limite.
Alla fine della performance sarà proiettato il nuovo film:

ZEMU EXPLORATORY EXPEDITION (29’): alla ricerca delle nuove frontiere dell’alpinismo in Himalaya (Selezione Ufficiale in concorso al Cervino Cine Mountain) che documenta i luoghi dove è stato possibile realizzare H-AMBIENT2. Regia di Enrico Ferri.

II giornata
martedì 14 febbraio ore 18.00, teatro Miela. Tre icone dell’alpinismo della fine del ‘900 sono i protagonisti a ribadire come per poter progredire ci sia bisogno di salde e forti radici.

CHRIS BONINGTON LIFE AND CLIMBS (Italia – 22′). Uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alle avventure di una vita passata a scalare le montagne di tutto il mondo.
È questo il punto di partenza per un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e contraddittori del suo essere alpinista e uomo: l’amore per la famiglia e la sua scelta di vivere per l’alpinismo, le conquiste ma anche la sofferenza per la perdita di tanti amici, diventano il racconto di una ricerca unica che non possono avere fine, come le grandi passioni.
JUREK (Polonia – 73′): Jerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori nella storia dell’alpinismo. Ha scalato gli ottomila per ben diciassette volte, aprendo nuove vie, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre del 1989. Questo ritratto è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha portato al ritrovamento di materiali rarissimi custoditi dalla televisione polacca e da suoi conoscenti.

Alle ore 20.30 il regista Davide Riva presenterà il suo film:
SOLO DI CORDATA (Italia – 84’): un ritratto del fortissimo scalatore solitario Renato Casarotto che, ripercorre le sue più famose imprese alpinistiche e grazie a preziosi materiali di repertorio inediti uniti alla voce dei suoi più intimi amici e compagni di cordata, racconta, con pensieri e voce dello stesso Casarotto, la ricerca umana celata dietro l’esigenza dell’azione alpinistica immersa nella natura più selvaggia. Una raccolta di immagini e pensieri sconosciuti che gettano luce sulla complessità umana e l’eclettismo di un uomo che, con la sua volontà e tecnica di salita, ha compiuto imprese straordinarie, molte delle quali ancora oggi insuperate e mai ripetute.
III giornata
martedì 21 febbraio giornata dedicata alla speleologia
i più recenti video sull’esplorazione sotterranea nei luoghi più disparati del pianeta
Alle ore 20.30 assegnazione del premio HELLS BELLS Speleo Award

CUBA L’ALTRA DIMENSIONE (50’) – proiezione in 3D : in esclusiva per Alpi Giulie Cinema, un progetto naturalistico per scoprire la Cuba che non ti aspetti!
Esplorazione, alpinismo, ambiente, scienza, arte visiva e musica, tutto assieme dal vivo in un unico contenitore a restituirci un’idea pionieristica, ottocentesca, del salire una montagna e nel contempo estremamente nuova, futuristica dell’alpinismo e dell’avventura in genere: questa sarà la prima parte di Alpi Giulie Cinema al Miela.
In marzo al Knulp racconteremo di storie individuali di grande rilevanza pubblica, delle esperienze di autogestione delle comunità montane, della progettazione di infrastrutture non invasive, fino alle migrazioni che spesso attraversano altitudini e incrociano le storie delle genti di montagne.