Terzo settore, sport e welfare

La pratica sportiva sa contribuire all’inclusione sociale, alla parità di genere, al riavvicinamento generazionale, alla riattivazione di chi si trova ai margini.

La collaborazione tra associazioni è uno degli elementi fondanti di ASC aps. Ogni ente, infatti, seguendo la propria mission, aggiunge un piccolo tassello all’enorme quadro realizzato dal terzo settore.
Con questo approccio collaborativo, il presidente di ASC aps Licio Palazzini ha aderito con entusiasmo alla giornata conclusiva del corso alta formazione “Terzo settore e sport”, organizzata da UISP, Scuola superiore S.Anna di Pisa e da Sport e salute.

Il tema della giornata “La transizione sportiva: sport sociale e Agenda 2030” ha consentito di valorizzare il contributo sociale della pratica sportiva, quando si va oltre l’aspetto meramente agonistico.

“Quest’anno si celebra il 50° anniversario dalla legge sull’obiezione di coscienza, quella che ha aperto alla possibilità di contribuire alla vita della comunità con il servizio civile.
In tutti questi anni, come ASC aps e grazie ai nostri soci fondatori tra cui la UISP, abbiamo lavorato per ampliare il servizio civile, chiedendo di includere nei progetti nuovi ambiti del terzo settore, inizialmente trascurati. Tra questi c’è lo sport sociale, poiché siamo sempre stati consapevoli della capacità che la pratica sportiva ha nel contribuire all’inclusione sociale, alla parità di genere, al riavvicinamento generazionale, alla riattivazione di chi si trova ai margini.
Gli stessi obiettivi che, oggi, troviamo scritti in Agenda2030 e che dobbiamo perseguire per avere una società più equa e giusta.”

Licio Palazzini, Presidente ASC aps