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Yuri e Carlotta – SCU per Legambiente

Yuri e Carlotta – SCU per Legambiente

Abbiamo intervistato Yuri e Carlotta che svolgono Servizio Civile Universale per Legambiente Vicenza APS.
Il percorso di Yuri è un po’ particolare nel suo genere: aveva iniziato quest’esperienza nel progetto Alzheimer 2, ma la situazione covid-19 lo ha costretto ad un cambio di progetto, a luglio è quindi subentrato presso Legambiente per svolgere servizio insieme a Carlotta.

Quali sono le attività principali che svolgete nel vostro progetto?
Le attività che svolgiamo sono più o meno uguali per entrambi, ci occupiamo della scrittura dei progetti, gestiamo i vari canali social di Legambiente con gli altri volontari, portiamo avanti i progetti dell’associazione, ma anche proposti da noi. Ci occupiamo di gestire e partecipare a tutte le attività di Legambiente, abbiamo anche la responsabilità di coinvolgere il pubblico e di “attirare” nuovi volontari. Tra i nostri compiti ci sono anche la gestione dei rapporti con gruppi ambientalisti, con associazioni e istituzioni, con enti e gruppi che possono supportare noi o al contrario che possono avere bisogno del nostro supporto.
Legambiente ha anche la gestione della pulizia di Parco Retrone e Colonia Bedin, quindi siamo in prima linea nel monitoraggio di questi due ambienti fondamentali per la città. Siamo coinvolti anche nelle questioni più formali, quindi partecipiamo alle riunioni e ai vari direttivi. La sede dell’associazione è Porto Burci, quindi passando qui una buona parte del nostro tempo di servizio civile aiutiamo anche in tutta la gestione dello spazio del Centro Culturale.

Che cos’è per voi il Servizio Civile?
Yuri
: per me è stata un’opportunità di crescita personale, un periodo che ha veramente cambiato la mia mentalità.
Carlotta: io potrei suddividere quest’esperienza in due grandi temi: uno è il punto di vista “professionale” e l’altro quello umano. In questi anni ho portato avanti un ricco percorso di studi che mi ha però dato un bagaglio solo formativo e teorico, mentre il Servizio Civile mi ha aiutato ad essere più presente sul territorio, a mettere in pratica quello che sto studiando. C’è poi l’altro aspetto, l’opportunità di conoscere  persone, di migliorare la capacità di lavorare in gruppo e di condividere le proprie idee, cosa che generalmente si fa troppo poco e che viene sottovalutata, invece SCU mi ha aiutata a capire quanto importante sia fare gruppo e comunità.

Perché avete scelto il vostro progetto?
Yuri:
inizialmente ero partito con un altro progetto, avevo scelto di fare servizio presso l’IPAB per il progetto Alzheimer questo perché avevo voglia di discostarmi totalmente da quello che sto studiando e anche perché ho conosciuto da vicino questa malattia e sapendo cosa significa avevo voglia di essere d’aiuto. A causa della pandemia poi il mio progetto è stato chiuso e ho dovuto cambiare rotta, mi hanno dato più opportunità di scelta e sono andato diretto sull’opzione Legambiente perché rispetto al mio percorso di studi è il più inerente.
Carlotta:
il mio percorso di studi in ambiti ambientali ovviamente mi ha portata a scegliere questo progetto e dopo tanti anni di studio l’esperienza sul campo era un po’ il tassello che mi mancava. Ero curiosa di vedere come funziona la vita di un’associazione come Legambiente e come le istituzioni si rapportano nella prevenzione e salvaguardia delle tematiche ambientali. Mi avevano parlato dell’esperienza di Servizio Civile e mi avevano detto che sarebbe stata sicuramente un’opportunità di crescita, quindi quando ho preso un anno sabbatico dagli studi ho pensato che potesse essere la scelta più valida per me.

Che aspettative avevate quando avete iniziato quest’anno e come stanno andando?
Yuri:
riguardo il primo progetto ero un po’ spaventato per il tipo di atteggiamento che avrei dovuto tenere con le persone residenti all’IPAB, sei comunque inserito in una situazione chiamiamola “delicata” e questo mi intimoriva un po’, in realtà poi è andato tutto molto bene, ho instaurato un bel rapporto con i signori e le signore a cui facevo assistenza e insieme ci facevamo delle grandi risate.
Per il secondo progetto ero impaurito nel rapportarmi con le persone perché sono un po’ associale, però il gruppo che c’è sia a Legambiente che a Porto Burci è molto coeso e allo stesso tempo aperto, ci si sente come in una famiglia!
Carlotta:
stranamente, dato che sono una che si fa sempre grandi viaggi mentali, non mi ero fatta alcuna aspettativa. È stato tutto una grande scoperta, all’inizio non è stato facile entrare nel sistema, capire come e dove posizionarmi, però con il tempo c’è stato tutto un processo molto graduale, ho conosciuto pian piano tutti gli altri volontari ed ora sono veramente contenta di com’è stato tutto il mio percorso.