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IL MIO SERVIZIO CIVILE

IL MIO SERVIZIO CIVILE

Ho iniziato il mio servizio civile in Arciragazzi Palermo, appena due anni fa.
Ho già avuto esperienze nel campo ludico e animativo, ma quella della città in tasca è stata un esperienza del tutto nuova e fantastica.
Il progetto è stato realizzato in due posti, socialmente disagiati, come il campo ROM e il quartiere di Borgo Nuovo. Nel campo ROM ho avuto la possibilità di conoscere più da vicino una cultura molto criticata e disprezzata, di constatare personalmente la loro immensa ospitalità e la loro grande voglia di dimostrare che quello che si sente dire sul loro conto riguarda solo una piccola parte del loro popolo.
Molte volte si da voce solo alle notizie di cronaca nera di un popolo che fa di tutto per cercar di trovare un integrazione che ormai vede lontana dato gli ultimi risvolti politici.
I bambini slavi, serbi e montenegrini, mettendo da parte i dissidi tra le famiglie, hanno dato vita ad una città priva di pregiudizi e discrepanze culturali.
Insomma, un’esperienza bellissima che mi resterà per tanto tempo. Allo stesso modo quella del Borgo Nuovo è stata utile per conoscere i bambini con cui ho condiviso un anno difficile ma altamente formativo, dove grazie a loro ho raggiunto l’obiettivo che mi ha spinto a fare il servizio civile, ovvero ampliare la mia esperienza in un contesto sociale diverso rispetto a quello dove ho sempre lavorato.
In questi mesi ho sentito parlare degli ulteriori tagli al servizio civile, abbiamo anche firmato una petizione che tenterà di proteggere la legge sul servizio civile.
Non riesco a comprendere il perché dell’abolizione di un servizio così importante per i giovani che verrebbero privati di un anno fantastico in cui hanno la possibilità di crescere moralmente e sviluppare il loro senso civile.
Poi ci chiedono: “perché i giovani non sono attivi, perché non partecipano? Perché non credono più allo Stato?”.
Come possiamo credere in uno Stato che taglia continuamente fondi a un settore fondamentale, che va peggiorando di anno in anno e che resta in piedi solo grazie al lavoro di operatori e di volontari che fanno questo lavoro con il cuore e spesso gratuitamente?
Spero che in futuro tutti abbiano l’occasione che ho avuto io, di parlare del proprio servizio civile.

Ahmed Bensalah, volontario in SCN