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Dieci cose che sono successe questo mese – July edition

Dieci cose che sono successe questo mese – July edition

Chiara conclude la sua rubrica con l’ultima voce femminile (sì, Linda, sempre roba vecchia) con un video che da anni le fa tornare il buon umore: Nina Simone 

Francesco esce da un periodo molto intenso in cui non è riuscito ad ascoltare un granché. Per ora si fa bastare il nuovo album di Joey Bada$$ e vi consiglia di ascoltare il podcast 1989

Linda ha dedicato questo luglio ad ascoltare i C’mon tigre (e fin qui tutto bene), a guardare il governo cadere e a ridimensionare le sue ferie (e qui meno bene, ché tutto sembra indicare un autunno nero). Si appresta ad affrontare il mese più bello dell’anno fra lavoro e alcuni giorni di tregua riminese, durante i quali vuole sentire solo la musica discutibile che passa la Publiphono.

Uno. Si è chiuso il bando del Servizio Civile Regionale. E si è chiuso con un’affluenza non eccezionale – i bandi in estate forse sono un po’ meno attraenti? Comunque abbiamo avuto un discreto numero di domande per i nostri posti in Associazione Arcobaleno e al CEIS. Chiara e Francesco (for the first time selettore!) hanno condotto i colloqui di selezione e sono alle prese con la definizione delle graduatorie. Sui colloqui Francesco conferma quanto già detto quando aveva assistito a quelli per il bando dello SCU: sono incredibilmente difficili – e Chiara e Linda non possono che dargli ragione.

Due. Le formazioni generali e specifiche procedono nonostante il caldo infernale (e le risse nel parco). Nel mese di luglio abbiamo organizzato ben 7 giornate di formazione generale fra Riccione, Rimini e Santarcangelo. Chiara ha completato tutte le prime giornate e ha già fatto una terza mentre Aldo è passato per di qua ben 4 volte per le sue seconde giornate e in una di queste ha anche dato una dimostrazione pratica – e decisamente non voluta – di come si risponda alla violenza con la nonviolenza. E la specifica, ah che soddisfazione la specifica! Linda ha finito il mese con il controllo dei registri ed è arrivata alla conclusione che la definizione dei calendari delle formazioni prima dell’avvio dei progetti sia fondamentale per far filare tutto liscio e per non dover impazzire a rincorrere le persone in estate. Prevediamo già un suo sardonico “ve l’avevo detto” alla prossima riunione con gli enti.

Tre. Francesco ha (quasi) iniziato la formazione come formatore. A inizio luglio ha ricevuto tutto il materiale da studiare sui vari argomenti che compongono la formazione generale, mentre a settembre avrà modo di affiancare due formator* espert* in un paio di giornate. Francesco non ha ancora iniziato a studiare, ché tra la formazione generale da organizzare e un festival da fare non ha avuto tempo, ma promette che ci si metterà di buzzo buono ad agosto, quando finalmente avrà la testa per comprendere quello che legge. Nel frattempo, è stato quasi sempre insieme a Chiara e Aldo nelle formazioni fatte a Rimini e Santarcangelo (con gran timore di Chiara, che non ama avere osservatori in classe), facendosi un’idea più precisa sui temi da trattare e su come sopravvivere a otto ore in aula.

Quattro. Abbiamo partecipato a un evento sui 50 anni dalla legge sull’obiezione di coscienza. In attesa di dirvi cosa combineremo noi per celebrare i 50 anni di Servizio Civile in Italia, sabato 23 luglio abbiamo partecipato (e con noi anche alcun* volontar*!) a una serata organizzata dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Ci è anche arrivata la richiesta di partecipare con qualcun* che volesse raccontare il proprio Servizio Civile e il valore di quell’esperienza. Dopo aver fatto un elenco infinito di persone, ché qua di volontar* ne sono passat* parecch* e di storie da raccontare ce ne sono eccome, Chiara ha sentenziato – e quella è responsabile della sede, mica le si può dare troppo contro! -: “Linda, più ci penso e più mi convinco che debba intervenire tu”. Raccontare la propria storia dopo quella di chi ha lottato davvero perché l’obiezione di coscienza fosse riconosciuta non è stato semplice, ma Linda si è detta contenta di quello che ha condiviso con le persone presenti in sala. Verrà sbeffeggiata a vita per aver ammesso, in quella sede, che lo slogan del Dipartimento sul Servizio Civile è tutto sommato vero – precisando comunque senza mezzi termini che è brutto – ma dice che se l’accolla, ché alla fine questo Servizio Civile, che ve ne accorgiate o meno, qualcosa lo cambia davvero.

Cinque. Abbiamo portato il nostro punto di vista a Youz, il forum giovani della Regione Emilia-Romagna. Martedì scorso la carovana di YouZ è passata da Rimini e dato che inclusione sociale, aggregazione giovanile, salute e benessere di adolescenti e giovani e i temi LGBTQ+ sono questioni sulle quali lavoriamo ogni giorno, Francesco e Linda hanno partecipato all’evento. Il laboratorio al quale hanno preso parte, quello rivolto a Enti locali e operatori dei servizi per le giovani generazioni, è stato una buona occasione per confrontarsi, riflettere insieme ad altri soggetti del territorio e trovare nuove sinergie. La parte più interessante dell’evento è stata la restituzione dei gruppi di lavoro de* giovani che, senza falsa retorica, sanno di cosa si parla quando si parla di loro. Continuiamo a ragionare su quanto è emerso in quella giornata e su quanto stiamo portando avanti come associazione e vediamo un po’ cosa fare e cosa dire per non essere etichettati come boomer.

Sei. I regaz si fanno le foto con la sindaca. Quella del Comune di Santarcangelo di Romagna è una tradizione che adoriamo, qui in ufficio. Non perché ci piaccia metterci in mostra, non perché la nostra immagine ne guadagni qualcosa, ma perché ci pare fondamentale che le istituzioni riconoscano, valorizzino e sì, ringrazino pure, coloro che decidono di dedicare un anno della loro vita alla difesa non armata e nonviolenta del paese. Il Servizio Civile è questo e troppo spesso, presi da registri presenze, formazioni, punteggi e burocrazia, ce ne dimentichiamo. Ringraziamo la sindaca Alice Parma per aver dedicato un momento a* regaz e speriamo di vedere altri incontri tra volontar* e amministrator* del territorio.

Sette. La nostra volontaria Urgela si è beccata due giorni di afa romana. Come vi abbiamo già raccontato il mese scorso, Arci Servizio Civile ha in attivo due progetti sul digitale, e a uno di questi partecipiamo anche noi con il Comune di Santarcangelo di Romagna. Dato che ci sono volontar* di questi progetti dislocati in diverse regioni, in fase di progettazione abbiamo optato per una formazione specifica condivisa anche per far incontrare i regaz dal vivo. E l’incontro non poteva che avvenire a Roma, dove ha sede il nostro ufficio nazionale. Le tematiche delle due giornate sono state le più svariate: come cercare, filtrare e valutare le informazioni online, la sicurezza informatica, come comunicare online, l’uso della videocamera. Urgela dice che ha trovato alcuni argomenti più interessanti e altri meno ma è contenta di aver conosciuto di persona i suoi colleghi e dice che è stata una bella gita nella (caldissima) capitale.

Otto. Nel progetto Teatro e cultura per riprenderci il futuro c’è un elevato livello di entusiasmo. Ci pare comprensibile: a Santarcangelo è andato in scena il Festival dove, nonostante il caldo insopportabile, l’atmosfera era incantevole e il clima di festa, l’adrenalina e la passione di ogni piccolo ingranaggio di una macchina piena di vita hanno reso questa esperienza una bomba, dicono Alice e Jacopo. Enrico e Tommaso, volontari de L’Arboreto, hanno raccontato che il Seminario europeo a Mondaino sulla qualità delle residenze artistiche è stato un tempo di incontro e confronto e un luogo in cui guardare le cose in una prospettiva diversa, rendersi conto che esiste altro oltre il proprio recinto e affrontare dibattiti che portano a riflessioni che obbligano a confrontarsi con se stessi sul valore delle azioni del presente ma soprattutto per il futuro. Beatrice, volontaria di Giardini Pensili, ha avuto la possibilità di partecipare al festival Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano accanto a Roberto Paci Dalò per il suo spettacolo PSLN, un ensemble dedicato a Pasolini in cui la musica orchestrale si fonde con l’elettronica. Ricoprire il ruolo di direttrice di produzione per una settimana coordinando interpreti, staff del festival e direzione artistica è stata un’esperienza molto intensa e formativa, in un clima che Beatrice ha definito semplicemente bello.

Nove. Nel progetto Oltre la scuola si fanno cose e si beve il bubble tea. Il progetto che abbiamo sempre definito “del Ceis” negli anni si è evoluto e oggi non è più solo del Ceis ma anche di EduAction. Noelle è entusiasta delle attività che svolge con questo nostro nuovo socio, fra supporto a bambin* e ragazz* con dsa al mattino e attività pomeridiane come la scoperta della Rimini romana, attività artistiche e creative, giochi al parco e preparazione di dolci. Al Ceis è attivo ora il centro estivo, nel quale pure le attività sono le più svariate: ci raccontano di laboratori in cui si alternano colla vinilica, schiuma da barba, frutta e fette di pane, passeggiate in giro per Rimini e mattinate al mare. Non è sempre facile star dietro a* bambin* ma c’è una generale soddisfazione e un diffuso entusiasmo su come stanno andando le cose. C’è così tanto entusiasmo e affiatamento che questo gruppo è riuscito a far uscire Chiara dalla sua comfort zone convincendola a uscire di casa, in un pomeriggio libero e molto caldo, per tenere fede a una promessa fatta loro durante l’ultima formazione generale insieme. In un messaggio nella nostra chat ha riferito che, in fila per guadagnare il suo bubble tea e mantenere così la parola data, si è sentita come “alla distribuzione del dolce di compleanno di Pikachu” ma tutto questo non fa che confermare che il Servizio Civile cambia le cose, anche in modi inaspettati.

Dieci. Dieci cose si prende un mese di pausa. E con la vostra newsletter preferita pure noi ci riposiamo un po’. Fra assegnazione dei punteggi sulle candidature, selezioni, formazioni e chi più ne ha più ne metta, Chiara non ha un momento di tregua almeno da febbraio – ed è così svogliata che manco ha collaborato alla stesura di questa edizione della rubrica. Francesco in questi mesi ha fatto di tutto: dalla comunicazione sul bando al percorso di emersione delle competenze, dall’organizzazione della generale al Festival di Santarcangelo. Linda è così stanca che sciabatta per l’ufficio da settimane e ha avuto la forza di ammettere che lavorare a luglio al pomeriggio con i 50° gradi che si percepiscono al grattacielo anziché optare per lo smart working è stata una pessima idea (e ve lo dimostra la sua nuova provvisoria postazione). Da settembre riprendiamo in mano mille questioni e dobbiamo farlo con un po’ di lucidità mentale. Faremo ferie più o meno alternate per essere sempre reperibili per le urgenze (e che siano urgenze vere!) e l’ufficio rimarrà chiuso da sabato 6 a lunedì 22 agosto. Ci dispiace un po’ perché non festeggeremo con Linda il suo genetliaco ma possiamo farcene una ragione, soprattutto perché confidiamo che porti in ufficio, prima o dopo la chiusura, la tradizionale torta di compleanno.

Cose che ci aspettiamo ad agosto/settembre: qualche nuovo subentro e tanta tanta lentezza in agosto, la follia a settembre. Non vogliamo dirvi e dirci in cosa consisterà perché non ci vogliamo pensare e quindi ciao, ci rivediamo il 30 settembre – e non possiamo promettere di non fare commenti sul nuovo governo.

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