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Dieci cose che sono successe questo mese – June edition

Dieci cose che sono successe questo mese – June edition

Abbinamenti musicali consigliati:

Chiara questo mese va ancora più indietro nel tempo, ma in una rubrica di voci femminili che si rispetti non può mancare Janis Joplin, quindi vi propone il super classicone, Cry baby, augurando a voi e alle vostre orecchie di non trovarvi mai in macchina con lei quando la trasmettono.

Francesco vi consiglia due album completamente diversi usciti di recente, che si dividono il primo posto nella sua playlist ultimamente: Chiodi, nuovo album di Kaos dopo sette anni di attesa, e La clarté dans la confusion dell’Entourloop. 

Linda chiude il mese con due grandi soddisfazioni: aver assistito dal vivo al suo podcast preferito – anche grazie alla complicità di Francesco – e aver visto un concerto in condizioni di (forse pure troppa) normalità. Ora vorrebbe programmare un’estate tra festival e concerti e, nonostante tutte le condizioni siano avverse, continua a cercare voli per beccare gli Arctic Monkeys da qualche parte in Europa, magari a Lisbona con Bonobo.

Uno. È uscito il bando del Servizio Civile Regionale. Un progetto in provincia di Rimini, quattro posti firmati Arci Servizio Civile. Anche quest’anno portiamo con noi in questa avventura Associazione Arcobaleno, che mette a disposizione 2 posti presso la Casa dell’Intercultura (di cui uno riservato a giovani con titolo di studio non superiore al diploma di scuola secondaria inferiore), e Associazione Centro Educativo Italo Svizzero CEIS, dove pure sono disponibili due posti. Colloqui di selezione già programmati per fine luglio e avvio servizio a inizio ottobre. Spread the word!

Due. Altri 29 volontari sono entrati in servizio (con scarso preavviso). L’avevamo tanto sperato nell’ultima newsletter e incredibilmente tutto è filato liscio. Perché incredibilmente? Perché la conferma è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì 3 giugno (= ponte) e nel giro di pochi minuti, dopo qualche testata contro il muro, abbiamo dovuto mettere in moto la nostra macchina organizzativa pianificando in fretta e furia la giornata di lunedì e contattando tutt* per comunicare l’avvio. Alla fine si sono presentat* tutt* e noi non potevamo essere più felici. E sì, anche questa volta ci siamo meritat* un gelato. Arrivano due nuove volontarie anche i primi giorni di luglio – per due persone l’organizzazione è una passeggiata, forse va bene anche solo una granita.

Tre. Sono iniziate le giornate di formazione generale. Quest’anno abbiamo cinque classi di formazione generale, tre a Rimini, una a Riccione e una a Santarcangelo. Sperimentiamo luoghi nuovi sia per fare gli incontri (non a Rimini, dove ci accolgono al Campus da due anni come fossimo di casa), sia per pranzare (non a Rimini, dove siamo fedeli al ristorante che ci accoglie già dall’anno scorso). Come sono andati questi primi incontri? Sul piano organizzativo Francesco per ora sembra soddisfatto, nonostante abbia rischiato di lasciare una volontaria celiaca senza pranzo; sul piano formativo per ora abbiamo solo qualche indiscrezione da Chiara, che a inizio mese ha dichiarato: “questo però sarà l’ultimo anno che faccio formazione”. Linda, che ha sentito questa frase ogni anno, almeno da che ne ha memoria, non le crede: sa che nonostante la fatica, l’ansia, il caldo e le tante ore, ogni volta torna a casa con qualcosa in più, e che stare insieme a* ragazz* è una delle cose più belle di questo lavoro.

Quattro. Anche la formazione specifica procede secondo i piani. Quasi tutti i progetti sono partiti anche con la formazione specifica e in questi giorni c’è già chi ha progettato un evento teatrale, chi ha appreso come relazionarsi agli anziani e alle persone con disabilità, chi ha conosciuto la storia dell’immigrazione a Rimini, chi ha visitato le sale antiche della Biblioteca Gambalunga e le grotte tufacee di Santarcangelo, chi ha imparato le tecniche di gioco in ambito sportivo… Insomma, non ci facciamo mancare nulla. E siamo soprattutto felici del riscontro de* volontar*, che mandano messaggi di apprezzamento e condividono foto e video dagli incontri di formazione.

Cinque. Il progetto di Servizio Civile Digitale “Sportelli digitali, cittadini connessi” è entrato nel vivo. Arci Servizio Civile ha in attivo due progetti sul digitale, e a uno di questi partecipiamo anche noi con il Comune di Santarcangelo di Romagna. Dato che le altre sedi sono fra Veneto e Lazio (e in altre regioni per l’altro progetto) e dato che questa è una novità anche per noi, nel mese di giugno ci siamo incontrati con i colleghi in giro per l’Italia per coordinarci al meglio. Il nostro ufficio nazionale ha organizzato due appuntamenti per pianificare il lavoro interno, mentre il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il SCU ha avviato un percorso di capacity building per gli enti che aderiscono a questa sperimentazione. Adesso che siamo capacitat* (!?), ci sentiamo ancor più pront* per il nuovo bando – lo aspettavamo questo mese, vi ricordate? Ecco, cominciamo ad avere la sensazione che arriverà un po’ più in là – anche se ormai dovreste sapere che la nostra palla di vetro non funziona…

Sei. Volontar* fanno cose. In questo primo mese di servizio abbiamo già ascoltato diversi racconti (entusiasti!) su cose fatte nelle sedi di servizio. Ve ne riportiamo due, entrambi da Cattolica: Alessandra, Micaela e Mirko, volontar* della Biblioteca e affascinati dai manga, hanno partecipato al gruppo di lettura “Narrativa e mondo adolescente” per raccontare a un gruppo di mamme, bibliotecarie e insegnanti tutto ciò che sanno su questo tema, documentandosi su come aprire questo ponte tra oriente e occidente. Durante l’incontro hanno spiegato cos’è un manga raccontando la sua etimologia, la sua storia e la sua diffusione: «Secondo noi il manga può essere adatto a tutti, non solo per la vasta quantità di argomenti ma anche perché è un modo diverso di leggere per chi è abituato in assenza di immagini a riprodurre nella propria mente le vicende narrate». Lorenzo e Gloria, volontar* del Teatro della Regina, si sono subito lanciati in uno degli eventi più importanti dell’estate cattolichina: il Mystfest. In linea con l’obiettivo del loro progetto, hanno lavorato per coinvolgere il territorio: dagli incontri con gli esercenti alla promozione in favore della comunità, realizzata sia attraverso la distribuzione di programmi e locandine, sia diventando il punto di riferimento all’infopoint, dove hanno fornito informazioni sugli ospiti, gli eventi e la storia del Mystfest. E ora si torna in ufficio, ché dopo un evento del genere ci sono mille materiali da archiviare!

Sette. Abbiamo realizzato qualche intervista per celebrare i 50 anni dalla legge sull’obiezione di coscienza. Il prossimo 15 dicembre si celebreranno i 50 anni di Servizio Civile in Italia e anche noi vogliamo contribuire a valorizzarne la storia tramite le testimonianze degli obiettori e de* operator* volontar*. Per questo, in questi ultimi giorni di giugno, abbiamo svolto alcune interviste molto interessanti – in realtà le ha condotte Francesco, che è riconoscente a Linda per avergli lanciato addosso questo compito con poco preavviso e poco tempo per portarlo a termine. Comunque ce l’ha fatta (come volevasi dimostrare, ndL) e non vediamo l’ora di potervi far ascoltare le testimonianze raccolte – fra cui quella del nostro presidente Massimo, accompagnato, durante l’intervista, dal fido Mango.

Otto. Dieci cose vuole farvi fare cose. L’anno scorso alcun* volontar*, riminesi d’adozione per l’anno del Servizio Civile, ci avevano segnalato la necessità di conoscere meglio il territorio anche partecipando agli eventi che si realizzano in provincia. Dato che in estate ci sono mille cose da fare, eccoci con una lista di proposte – che si aggiungono a quelle del mese scorso (e che sono ancora valide!). Nessuno si offenda se non sarà esaustiva: fate troppe cose (per fortuna), cari soci e partner! Partiamo da Rimini con Cardini e decumani, microfestival organizzato da Istituto di Scienze dell’Uomo, che prevede due giorni di arte e socialità per animare il quartiere in cui ha sede l’associazione. Rimaniamo sulla costa per il BIM Street Art Festival, organizzato dal Comune di Bellaria Igea Marina con l’associazione LaBC, soprattutto per assistere all’incontro sulla rigenerazione urbana, tema che abbiamo affrontato di recente e proprio con quel Comune (chi vuole intendere, intenda). E poi via in Valmarecchia, prima dal nostro socio Rilego e Rileggo a Verucchio per un incontro quanto mai attuale su Conflitti e Confini nel cuore dell’Europa, poi alla prima edizione di Maledette Malelingue Festival, evento voluto dal Comune di Novafeltria per omaggiare Ivan Graziani. Ai più mattinieri consigliamo Lament, una produzione Giardini Pensili da ascoltare all’alba sul mare di Pesaro.

Nove. Dieci cose vi porta al museo. Partiamo da Nebule di tempo, la doppia personale di Eron e Lucia Bubilda Nanni organizzata dal Museo della Regina di Cattolica, mentre a Rimini non potete perdervi il Festival del mondo antico, a cura dei Musei della città – sui quali segnaliamo, agli appassionati di podcast, una puntata di Stendhal dedicata. E ancora: sapevate che Mondaino è conosciuta nel mondo per le sue fisarmoniche? Beh, anche se lo sapevate noi vi consigliamo di non perdere Le eterne melodie delle fisarmoniche Galanti, mostra organizzata dai Musei comunali e dai nostri soci de L’Arboreto. E già che ci siete, approfittatene anche per vedere Ciò che si ottiene scavando, mostra di disegni e cortometraggi animati.

Dieci. Dieci cose pensa pure ai più piccoli. Alcune segnalazioni per bambin* e ragazz*: Ippogrifo ha avviato il suo centro estivo e, insieme a EduAction APS, è pronta per Ippogrifo va in città, il campo estivo per adolescenti in età 11-16 anni; ci dicono dalla regia che per entrambi c’è ancora qualche posto disponibile! E c’è ancora tutto il tempo per organizzarsi pure per frequentare i laboratori del lunedì a Misano e quelli de Il Paese dei balocchi a Mondaino, ma anche per ascoltare storie di città sommerse a Cattolica.

Cose che ci aspettiamo a luglio: qualche nuovo subentro, i colloqui del Servizio Civile Regionale e poco altro. Anche perché desideriamo ancora qualche pomeriggio in spiaggia, ché a giugno mica l’abbiamo vista!

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