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DAL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE A QUELLO UNIVERSALE

DAL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE A QUELLO UNIVERSALE

Il Servizio Civile Nazionale, istituito con la legge 6 marzo 2001 n ° 64, dal primo gennaio 2005 si svolge esclusivamente su base volontaria. Dal 2001 al 2005 il servizio civile era rivolto come scelta volontaria solamente alle ragazze e ai ragazzi che avevano svolto il servizio civile attraverso l’obiezione di coscienza. Con la pubblicazione del Decreto legge 30 giugno 2005, n° 115 cala definitivamente i  sipario sulla lunga ed accesa vicenda della obiezione di coscienza, consentendo agli obiettori in servizio, la possibilità di concludere la propria esperienza di Servizio Civile obbligatorio al 1° luglio 2005 anticipando la naturale scadenza prevista ad ottobre 2005.

Il 2005 è quindi l’anno nel quale anche ai ragazzi è concesso di partecipare volontariamente al SCN: si passa dal 6% di adesioni maschili del 2004, al 25% del 2005. Nel 2005 l’UNSC (Ufficio Nazionale per il Servizio Civile) avvia al servizio 45.175 volontari impiegati in 3.451 progetti che coinvolgono 1.601 enti in attività espletate in Italia e all’estero. I progetti all’estero, poco più del 2%, contribuiscono ad esportare gli ideali di pace e fratellanza della nostra democrazia. I giovani sempre più coinvolti, partecipi e motivati inviano racconti delle loro esperienze: dalla testimonianza semplice e coinvolgente di quattro ragazze, nasce il primo libro edito dall’UNSC, “I sei sensi dell’India” che ci trasmette, attraverso il racconto e le immagini della quotidianità, i sentimenti e le emozioni di questa significativa esperienza.

Nel 2006 il Servizio Civile Nazionale festeggia il suo primo lustro di vita. Il consenso dei giovani è cresciuto di anno in anno: dai 181 ragazzi del 2001, si è passati ai 45.175 del 2005, per arrivare ai circa 50.000 previsti a fine 2006.

Altro evento di particolare rilievo nel 2006 è rappresentato dai 2 volontari che prendono posto in seno alla Consulta Nazionale per il Servizio Civile, sostituendo i rappresentanti degli obiettori di coscienza. Nel marzo 2006 i 40.485 giovani in servizio, invitati a votare per via telematica, hanno infatti designato 124 Delegati regionali dei volontari di SCN. Questi, a loro volta, hanno eletto i 2 Rappresentanti che, in carica per 2 anni in qualità di membri, porteranno in seno alla Consulta le istanze dei “ragazzi di SCN” e le proposte per costruire insieme un servizio alla comunità sempre più sentito e partecipato. Il provvedimento entra in vigore il 18 aprile e rappresenta la tappa fondamentale dell’importante percorso di riforma.

La partecipazione civica attraverso il volontariato e l’associazionismo di promozione sociale è uno dei tratti più significativi della storia del nostro Paese. Questa partecipazione, che si manifesta ogni giorno e diventa impressionante nelle emergenze della storia nazionale, ha radici profonde, secolari e trova linfa nei valori religiosi e laici di solidarietà, eguaglianza, giustizia sociale, partecipazione diretta. In tale contesto il Servizio Civile Nazionale costituisce una singolare modalità di partecipazione che coniuga i principi costituzionali di solidarietà, difesa della patria, crescita personale.
Le istituzioni della Repubblica Italiana non creano lo spirito della partecipazione civica, ma hanno la responsabilità di dargli sostegno e di incoraggiare chi la vive. LA LEGGE 6 MARZO 2001 N°64 “ISTITUZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE” È IL SEGNO DI QUESTA RESPONSABILITÀ.

La partecipazione al Servizio Civile Nazionale è regolata da bandi di selezione pubblicati dall’UNSC sulla Gazzetta Ufficiale. I bandi, pubblicati durante l’anno, contengono le procedure per la presentazione e la selezione delle domande, e l’elenco dei progetti di servizio civile approvati ai quali è possibile partecipare. Il Servizio Civile è l’occasione per ragazzi e ragazze di svolgere esperienze remunerate della durata di un anno in settori di utilità sociale. Scegliere il Servizio Civile significa anche crescere ed arricchirsi di competenze certificate, ampliare e qualificare il proprio bagaglio di conoscenze, confrontarsi con problemi nuovi, incontrare altri orizzonti e apprendere nuovi lavori. Inoltre si ha la possibilità di ottenere crediti formativi da spendere nel corso degli studi e nel mondo della formazione professionale e, nel contempo, assicura una minima autonomia economica.

E’ un modo per difendere la patria: una difesa non violenta che non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l’ordinamento democratico.

2016 La legge delega – Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 141 del 18 giugno 2016 l’articolo 8 della legge 6 giugno 2016, n. 106: Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Il provvedimento entrerà in vigore il successivo 3 luglio.
La legge delega definisce i principi fondamentali attorno ai quali dovranno articolarsi i decreti delegati e sancisce, tra le altre cose, l’accesso al servizio civile anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, ampliando quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale che faceva riferimento ai residenti.

2017 NASCE IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE – Dopo 16 anni dalla Legge 64 che istituiva il Servizio Civile Nazionale, Il 6 marzo 2017, con l’emanazione del Decreto legislativo n. 40, nasce il nuovo SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE per dare la possibilità a tutti i giovani richiedenti di fare questa esperienza di cittadinanza attiva.

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